Serina – La montagna come compagna di vita e come maestra. È stata una serata ricca di emozioni quella che ha aperto il ciclo di conferenze «La montagna a ». Un'iniziativa organizzata da Comune e Pro loco con la collaborazione del gruppo alpinistico «Fancy mountain», che ha visto protagonista l'alpinista nembrese Rosa Morotti. L'incontro è stato suddiviso in due parti: nella prima si è parlato delle salite che l'alpinista ha compiuto con il marito Sergio Dalla Longa che è scomparso mentre, assieme alla moglie, tentava di raggiungere la vetta del Dhaulagiri in Himalaya nell'aprile del 2007. Nella seconda parte la Morotti ha raccontato delle sue scalate più recenti, da quando è tornata ad andare in montagna dopo la morte del marito. «Ci piaceva – ha detto – stare in montagna in qualsiasi stagione dell'anno».

Partendo dalla Presolana, la montagna di casa, la coppia ha affrontato Dolomiti e Cervino in Italia ed ha arrampicato un po' ovunque nel mondo: Patagonia, Canada, Perù, Groenlandia, Norvegia, Sud Africa, Marocco e California. Viaggi caratterizzati da diverse condizioni meteo, ma anche da diversi stili di arrampicata che dovevano variare a seconda della tipologia di terreno. Rosa ha poi raccontato del tentativo di raggiungere la cima del Dhaulagiri (8.167 metri) e della scomparsa del marito a pochi metri dalla vetta. «Non potevo – ha spiegato – dire basta e odiare la montagna con tutto quello che mi aveva dato anche se mi aveva portato via la cosa più grande che avevo. Per questo sono tornata ad arrampicarmi e la prima meta è stata la Patagonia». Attualmente Rosa Morotti vive in Svizzera assieme al suo nuovo compagno, un alpinista elvetico: «Nelle scalate che sto affrontando in questi anni cerco di realizzare i sogni che con Sergio avevamo ideato». Il sindaco Michele Villarboito ha ringraziato l'alpinista donandole due libri su Serina.

Davide Cortinovis – L'Eco di Bergamo

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