La salute dei camosci sulle Alpi Orobie
Senza categoria Articolo letto da 1.170 utenti - Pubblicato il 16 Marzo 2008Una indagine condotta dal medico veterinario Luca Pellicioli. Una specie di check-up sui camosci. Colesterolo, trigliceridi, glicemia e tutto il resto. Detto così può anche far sorridere, ma in fondo la novità del lavoro che Luca Pellicioli, medico veterinario di bergamo, ha portato a termine a coronamento del proprio dottorato presso il Dipartimento di patologia animale igiene e sanità pubblica della facoltà di medicina veterinaria dell'Università degli Studi di Milano, sta proprio qui. Lo studio – spiega – rappresenta un po' la continuazione del lavoro che avevo iniziato in occasione della tesi di laurea dedicata agli aspetti sanitari degli ungulati selvatici ed è nato dall'epidemia di cheratocongiutivite infettiva e polmonite che tra il 2001 e il 2002 aveva causato la morte di circa 500 camosci sulle Alpi orobie.
In tre anni, approfittando del piano degli abbattimenti effettuati dalla Provincia per mantenere il giusto equilibrio della popolazione, sono state effettuate tre livelli di analisi: sieroepidemiologico per valutare la circolazione di agenti patogeni nella popolazione di ruminanti selvatici; ematochimico per definire il profilo metabolico della popolazione di camosci e parassitologico. Il risultato è una preziosa serie di dati che ha permesso di approfondire le conoscenze sulla fauna selvatica e sulle loro dinamiche anche in relazione alle epidemie degli anni scorsi, senza trascurare i contatti con le altre specie domestiche al pascolo e quindi le eventuali conseguenze sullo scambio delle patologie.
Per gli appassionati della materia l'appuntamento è per i prossimi mesi, quando al Palamonti si svolgeranno tre serate dedicate proprio alla fauna selvatica. La prima il 4 aprile, la seconda il 9 maggio e l'ultima il 23 maggio, quando proprio Luca Pellicioli racconterà l'esperienza del parco delle Orobie bergamasche, assieme a Giacomo Moroni, del Servizio faunistico ambientale della provincia di bergamo che si soffermerà invece sui galliformi alpini.
L'Eco di Bergamo
IL CAMOSCIO SULLE ALPI OROBIE BERGAMASCHE
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