Piazza Brembana – Dopo il servizio di ecografia, dopo la possibilità di accedere, tramite il consultorio familiare, a psicologo, ginecologo, ostetrica e al servizio di Pap-test, il Centro sociale Don Palla si arricchisce di due nuovi importanti servizi sanitari aperti a tutti: gli ambulatori, a cadenza settimanale, di urologia e neurologia, a partire dal prossimo 15 settembre. La struttura di Piazza Brembana (85 ospiti nella casa di riposo, di cui 20 Alzheimer, più 9 posti per hospice) diventa così sempre più centro di riferimento per servizi sanitari, in un periodo in cui, invece, la Valle Brembana conosce soprattutto carenze e tagli nel settore pubblico.

«Troppi disagi per i pazienti»
«Abbiamo visto che all'ospedale di San Giovanni Bianco i tempi di attesa per una visita urologica sono ormai di due mesi – spiega il presidente del Don Palla, il sindaco di -. Ma se uno ha un problema non può attendere così tanto. E, purtroppo, cresce anche la sfiducia nei confronti dell'ospedale della valle: tempi troppo lunghi e trasferimenti a Treviglio creano disagi che un paziente non può accettare. Ma anche la nostra gente ha diritto a certi servizi». Anche da questa esigenza, quindi, nascono i due ambulatori di urologia e neurologia. «I tempi di attesa sono decisamente più ridotti – prosegue – e i costi comunque contenuti, poco più di quanto uno pagherebbe con il ticket». I due ambulatori andranno così ad aggiungersi a quello già attivo da circa un anno per le ecografie. «Qui i tempi di attesa sono ridotti a pochi giorni – prosegue l'ex presidente della Valle Brembana – e il servizio è richiestissimo, tanto che arrivano anche dalla . Dopo un anno siamo così riusciti a pagare le attrezzature acquistate per aprire l'ambulatorio».

Il progetto per l'ex colonia Nel frattempo proseguono i lavori (affidati all'impresa Poloni di Alzano) di ampliamento della casa di riposo, con un intervento di quasi un milione di euro: stanno per essere realizzati due saloni (con grandi vetrate che daranno all'esterno, «perché l'ospite deve sentirsi aperto al mondo, non rinchiuso tra quattro pareti», dice Busi), una nuovissima sala mensa e un blocco di servizi igienici. Infine, nei progetti del Don Palla, un ambiente ampio per i 20 ospiti del nucleo Alzheimer. «Tramite la realizzazione di un tunnel – continua Busi – vorremmo creare un collegamento tra la casa di riposo e un cascinale nel bosco posto verso . Consentirebbe ai pazienti di godere di un ampio spazio esterno all'aperto. Ma l'obiettivo è poter raddoppiare il numero di posti accreditati per l'Alzheimer e sfruttare per l'ospitalità la grande ex colonia Selmo (posta di fronte al Don Palla, ndr) e i suoi 14 mila metri quadrati di parco verde».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

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