Diamo a Cesare quel che è di Cesare. L'onorevole azzurro Giorgio Jannone mette i puntini sulle «i», dopo la notizia del tam-tam via internet di approvazione della proposta di legge del leghista Giacomo Stucchi per riaprire il casinò di San Terme. «Non per fomentare una polemica con l'onorevole Stucchi – interviene Jannone –. Solo vorrei sottolineare che una proposta di riapertura del casinò brembano era stata da me sottoscritta, e condivisa da molti esponenti del Popolo della Libertà, molto tempo prima che il parlamentare leghista avanzasse la sua. Per la precisazione la mia istanza sull'argomento è contrassegnata agli atti parlamentari con il numero 302. Quella di Stucchi con il 1.544.

Certamente, pur arrivando molto dopo, non significa che non abbia dignità. Anzi i punti di convergenza sono molteplici».

«Sicuramente – aggiunge il deputato – l'apertura del casinò rappresenta una possibile occasione di sviluppo per il paese brembano. Un valore aggiunto enorme che, inserendosi nei cambiamenti importanti che si stanno per concretizzare in , può rappresentare un volano per il turismo e, con l'indotto che porta con sé, un significativo bacino di posti di lavoro. Alla riapertura va affiancata una regolamentazione che ponga dei paletti diciamo “morali” a una fruizione sconsiderata dei potenziali utenti».

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