Sono un centinaio quelli che sfilano in corteo, altrettanti attendono fuori dalla sede della Comunità montana. È la voce della Valbrem che prende corpo nel suono dei fischietti dei manifestanti, una presenza che si colora delle bandiere sindacali, una forza che, ora più che mai, ha bisogno di aiuto e di sostegno. E il sostegno sono andati a chiederlo alle istituzioni, a chi può fare la voce più grossa della loro, a chi può arrivare dove 116 operai non hanno diritto di accesso. Un tam tam che, da , ha raggiunto nel pomeriggio di mercoledì tutti i municipi dei paesi che fanno parte della Comunità Montana, invitando gli amministratori alla manifestazione e all'incontro di ieri a . Tra gli operai si sono mescolati il deputato Nunziante Consiglio (Lega Nord), i consiglieri regionali Maurizio Martina e Mario Barboni (Pd) e il consigliere provinciale Matteo Oriani (Pdl).

Il corteo, dalla fabbrica, nell'area industriale di Lenna, ha percorso il centro e ha raggiunto Piazza Brembana e la sede della Comunità Montana. Il presidente ha ricevuto gli operai, i tanti sindaci, i politici dei diversi schieramenti, i rappresentanti sindacali. «La nostra – ha detto Mazzoleni – sarà una battaglia perché sulla montagna ci siano investimenti».

Invito all'azienda: ripensaci
Due gli obiettivi immediati. «Si chiede all'azienda di verificare le possibili alternative alla chiusura, riconsiderando la decisione presa – puntualizza Gianfranco Maifredi della Fim-Cisl -. E si chiede l'avvio di una discussione su un percorso che dia maggiori tutele ai lavoratori, con un ulteriore periodo di cassa in deroga e poi di cassa integrazione speciale». «La possibilità di ottenere gli ammortizzatori sociali – precisa Margherita Dozzi (Fiom-Cgil) – non è per allungare i tempi del tracollo, ma per dare all'azienda la possibilità di una conversione del piano industriale».

Un appello alle istituzioni
Nelle parole di tutti il sapore amaro delle rassicurazioni fatte dall'azienda in tempi abbastanza recenti, sulla volontà di restare a Lenna. I lavoratori incaricano ora le istituzioni di attivarsi per dare concretezza alle loro richieste. “Se per tutti è crisi – ha detto il consigliere regionale Martina – per la montagna è emergenza. E in questa situazione, che coinvolge una multinazionale, serve un'iniziativa del governo».

«Mai come ora – ha aggiunto il parlamentare Nunziante Consiglio – la politica locale ha lavorato unitaria per il problema del lavoro. Arriveremo al tavolo del ministro Sacconi». In Comunità Montana si è concordi sulla necessità di pensare a progetti lavorativi per la . “Non solo soluzioni immediate per le emergenze, – ha detto l'assessore alle Attività produttive Gianni Salvi – ma uno sguardo che vada oltre per il futuro del territorio”. Un territorio che paga non poco queste scelte aziendali. «Attraverso l'intervento del Governo – ha detto il consigliere regionale Barboni – si dovrà rifinanziare una progettualità degli insediamenti produttivi. Non chiediamo assistenzialismo. Abbiamo risorse e capacità da mettere in campo».

Il sindaco di Lenna Stefano Ambrosioni, sottolineando come la perdita del lavoro comporti in valle Brembana, con un effetto domino, spopolamento e quindi scomparsa di strutture e servizi, ha sottolineato come per affrontare il problema servano anzitutto visibilità e unità. «Da qui partirà la vostra voce che arriverà in Provincia, in Regione e in Parlamento – ha dichiarato -. Tante possono essere le soluzioni, forse la defiscalizzazione delle imprese di montagna o un costo della manodopera da poter ridurre o sovvenzioni per politiche energetiche. Alle aziende chiediamo di restare e come controparte offriamo la serietà dei nostri lavoratori e qualità produttiva che difficilmente si trova in altri luoghi». Per tutti, lavoratori, sindacato e amministratori il prossimo appuntamento è in Provincia il 4 novembre. Per un altro passo avanti.

Monica – L'Eco di

http://forum.valbrembanaweb.com/manifestazioni-valle-brembana-f90/manifestazione-contro-chiusura-della-valbrem-t4846.html