IMU delle centrali, così rischiamo lo sfascio
Senza categoria Articolo letto da 189 utenti - Pubblicato il 7 Gennaio 2014valle Brembana – «Per il 2013 il Comune di taleggio darà allo Stato 176 mila euro, per Imu e Tares. Il trasferimento dello Stato al Comune sarà invece di soli 40 mila euro circa. In buona sostanza è il nostro Comune che aiuta lo Stato. E questo, peraltro, lo vieni a sapere a fine anno». Così il sindaco di Taleggio e presidente della comunità montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni: il suo è uno dei 15 comuni vallari che daranno più soldi allo Stato di quanto ne riceveranno. «Non è giusto che i comuni virtuosi debbano contrattare con chi invece continua a sprecare risorse – spiega Mazzoleni –. Così non si può andare avanti anche perché poi la carenza di risorse si ripercuote necessariamente sui cittadini.
Non volevamo farlo, ma per far quadrare i conti, alla fine abbiamo dovuto anche noi alzare l'Imu sulle seconde case dal 6,2 al 7 per mille. A questo punto sarebbe meglio non ricevere nulla dallo Stato ma che lo Stato ci lasciasse i nostri soldi». «Il documento che abbiamo approvato come Comunità montana e sta per essere sottoscritto anche dai singoli Consigli comunali – prosegue il sindaco di Taleggio – probabilmente servirà a poco. È sempre la guerra di Davide contro Golia. Quanto meno non potranno dire che non ci siamo fatti sentire e quindi andava bene tutto. Resta il fatto, purtroppo, che far capire a certi livelli che la montagna è diversa dalla città, che ha esigenze diverse e servirebbero normative diverse, è sempre difficile». Altro esempio arriva da mezzoldo. Anche qui il Comune verserà nelle casse dello Stato molto di più di quanto lo stesso trasferi rà nel piccolo centro dell'alta val brembana: circa 150 mila a fronte di 36 mila che arriveranno da Roma.
«Per anni abbiamo lottato per rivedere le rendite catastali per Ici e poi Imu delle centrali idroelettriche – dice il vicesindaco di Mezzoldo Raimondo Balicco –. Siamo riusciti a incassare gli arretrati ma per gli anni successivi questa conquista si è rivelata una beffa: per il 2013 lo Stato si è preso tutta l'Imu della centrale idroelettrica sul nostro territorio, circa centomila euro, somma che per il nostro Comune sarebbe preziosissima. A fronte di tale “prelievo” lo Stato ci ha dato 36 mila euro. Una volta era lo Stato ad aiutare i Comuni, ora è il contrario». «Starsene in silenzio non serve a nulla – continua Balicco –. È ora che i piccoli Comuni si sveglino e facciano sentire la loro voce. Diversamente sarà lo sfascio dei nostri paesi».
Il rischio, aggiunge il vicesindaco di Isola di Fondra Carletto Forchini, promotore del documento, è che il prelievo dello Stato che doveva restare eccezionale diventi invece strutturale, se nessuno si farà sentire. «Tale impostazione governativa – spiega la lettera dei sindaci – se non corretta, da emergenziale e contingente, diventerà definitiva, con il risultato di non poter garantire i servizi indispensabili, dalla pulizia delle strade all'illuminazione pubblica, dal trasporto scolastico ai servizi sociali».
L'Eco di bergamo
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