Boom di presenze a cavallo di San Silvestro, ma soggiorni sempre più brevi. In flessione il tradizionale cenone. Insieme alle feste l'Epifania si porterà via pure una gran parte della massa di turisti che ha affollato le valli orobiche per la prima tranche della stagione invernale. Si può perciò delineare un primo bilancio, decisamente positivo per gli operatori del settore. Con alcune tendenze in comune: affermarsi della vacanza mordi e fuggi, concentrazione delle presenze nei giorni a cavallo del Capodanno e lieve flessione del tradizionale Cenone di San Silvestro.

Partiamo dalla Valle Brembana, dove l'afflusso, magari soltanto di giornata, è stato intenso già da Santo Stefano, per poi concentrarsi nei quattro giorni di fine e inizio anno in un vero boom di presenze, sui campi di sci come nelle seconde case e negli alberghi. Un'annata ancora migliore della precedente, dunque, anche se molti rilevano come si vada sempre più rafforzando la tendenza alla vacanza breve.

«Il picco lo abbiamo avuto sabato, con circa seimila pass nel comprensorio di Brembosuperski – afferma Beppe Berera, sindaco di Foppolo –, ma anche nei giorni precedenti c'è stato affollamento, favorito dall'innevamento assolutamente ottimale che resiste tutt'ora e dalla regolare percorribilità delle strade di accesso alle nostre stazioni». Di tono simile le notizie che arrivano dall'altro grande comprensorio brembano/valsassinese, quello di Valtorta Piani di Bobbio. «Da Santo Stefano le presenze in pista si sono attestate oltre le duemila giornaliere – spiegano dalla direzione della stazione – con momenti di eccezionale afflusso fino ad oltre seimila sciatori intorno a Capodanno. Non si può che essere soddisfatti». Passando al fronte della ricettività, «abbiamo lavorato piuttosto bene per tutto il periodo della vacanza – spiegano dall' Corona di Branzi –. Se proprio si vuole lamentare qualche defaillance, chiaramente derivante dalla crisi che sta tagliando il budget delle famiglie, si deve fare riferimento al cenone di fine anno».

Definisce piuttosto buona la situazione di Carona il sindaco e operatore turistico Gianalberto Bianchi. «La presenza nelle seconde case è stata piuttosto folta, sono state aperte almeno al 60%, per cui si può dire che il consuntivo è più che positivo». Giudizio condiviso da Gianfranco Invernizzi dell'Hotel Des di Foppolo, che sottolinea però «la concentrazione della vacanza nei quattro o cinque giorni compresi tra la fine e l'inizio d'anno» e guarda con fiducia al futuro «perché le settimane bianche che sono già iniziate promettono bene». Spostandosi di valle, presenze buone nei villaggi turistici dei Piani, Piazzatorre, Valli di Averara e Roncobello.

A Oltre il Colle, «la vacanza si è intensificata a fine anno con l'apertura del 50% delle seconde case – riassume l'immobiliarista Franco Sirleto –. Peccato non aver potuto sfruttare a fondo le strutture sciistiche per carenza di portata via dalla pioggia» (problema, questo, evidenziato anche su altre piste non d'alta quota). Bene, infine, Serina e San che ha registrato folte presenze per tutta la durata della prima vacanza bianca annuale.

L'Eco di Bergamo – Sergio Tiraboschi