Camoscio Relazione tecnica stagione venatoria 2007 – Comprensorio alpino Brembana. La consistenza potenziale di questo rupicaprino nel nostro Comprensorio, è stata stimata entro valori compresi tra 3600 e 4400 capi (Tosi e Moroni). La consistenza accertata tramite i censimenti dello scorso anno, ci ha confermato la presenza estiva di Camosci in 4218 capi. Possiamo dire, in termini generali, che l'obiettivo di ricostruire una popolazione di entro le capacità portanti del nostro territorio è stato raggiunto. Naturalmente, in alcuni settori del Comprensorio, la consistenza potenziale è stata addirittura superata, mentre in altri la popolazione di camosci deve ancora crescere perché questo traguardo possa dirsi pienamente raggiunto.

Il 2007 ci ha dato la novità della preapertura del camoscio al 16 settembre, protrattasi fino al 9 dicembre. Decisamente positivo il giudizio su questo nuovo arco temporale, per i seguenti motivi:

1. Maggior prelievo nella classe di raccolta, “vecchi”, più facilmente individuabili nel periodo lontano dagli amori.
Prelevati 27 maschi e 39 femmine.

2. Minor numero di femmine lattanti.
A chi è pratico di al camoscio è nota la difficoltà, durante la stagione degli amori, d'accertare realmente se una femmina abbia o meno il piccolo al seguito. Ciò richiede una dose di pazienza da parte del , che talvolta deve trascorrere lunghi tempi d'osservazione per accertarsene. Più i capretti 'anno sono piccoli, tranquilli e, di conseguenza, attaccati alla madre, più il periodo d'osservazione s'accorcia sensibilmente assicurando una decisione di prelievo maggiormente sicura. Risultato: solo 2 femmine allattanti prelevate di cui una addirittura di 14 anni!

3. Meno ansia da prelievo e maggior possibilità, per i cacciatori più anziani o fisicamente meno preparati, d'accedere al corretto abbattimento del capo assegnato. Lo stato sanitario generale dei camosci è buono, come rilevano il peso medio e l'anamnesi delle carcasse. L'aumento di peso medio è rapportabile anche all'anticipazione stagionale dei prelievi.

Un focolaio di cheratocongiuntivite è stato riscontrato nell'aerale che va da al Monte Secco (settore 3), con un prelievo di 8 soggetti affetti. Sono comunque situazioni con le quali dovremo abituarci a convivere, stando l'attuale incremento di ovocaprini soggetti alla monticazione estiva. Continua la tendenza alla colonizzazione di aree boscate a quote più basse rispetto alle aree tradizionali della specie, si rileva parallelamente un alleggerimento della popolazione nei santuari storici del camoscio a vantaggio di nuove aree colonizzate. A fronte di un piano di prelievo autorizzato dalla Provincia di 432 capi ,risultano prelevati 390 capi corrispondenti al 90,28% del P.A.

Il prelievo mette in luce alcuni aspetti significativi:

1. Lo sforzo di caccia e il risultato ottenuto sono tipici di una popolazione di camosci abbondante e stabilizzata.

2. Il prelievo di molti capi vecchi evidenzia che la piramide delle classi di età è completa e ben strutturata. L'assestamento venatico della popolazione iniziato nel 1982 è oggi pienamente raggiunto anche per quanto riguarda la sex-ratio.

3. Il prelievo di jahrling è risultato paritario tra i sessi ,anche senza l'assegnazione per sesso suggerita dal INFS a riguardo.

4. Il prelievo nella classe d'età 4/10 anni, che dovrebbe essere considerata classe di rispetto è risultato perfettamente equilibrato (50M – 50F). Questo è positivo per quei settori dove la popolazione di camosci è prossima alla capacità portante del territorio, ma da correggere a favore delle femmine per i settori a bassa densità.

5. Si registra anche quest'anno uno scompenso nel prelievo effettuato nella classe 2-3 anni a favore delle femmine (43M- 27F). Vale lo stesso discorso sostenuto per il punto precedente, cioè che questo squilibrio favorisce la crescita della popolazione in generale, ma nel contempo, favorisce l'erratismo di maschi sub-adulti anche a vantaggio di aree o comprensori extraprovinciali ().

6. Nel complesso il P.A. effettuato risulta ben strutturato con il prelievo di 206 maschi e 184 femmine: il leggero squilibrio compensa la necessità di accrescere ancora la popolazione un alcuni settori.

7. A fronte di 390 abbattimenti rilevati, solo 8 errori di prelievo sono stati riscontrati nei centri di verifica preposti, due dei quali risultati ammissibili nelle tabelle di tolleranza fissate dal Regolamento provinciale. Questo denota, ancora una volta, l'alta capacità tecnica ormai raggiunta dagli accompagnatori che, non dimentichiamolo, prestano la loro opera appassionatamente e disinteressatamente. A loro va il nostro grazie!

Infine, come tutti sappiamo, il camoscio ha due periodi vitali, estremamente importanti per quanto concerne il fabbisogno energetico: da giugno a settembre quando, approfittando del clima favorevole, dovrebbe immagazzinare il grasso necessario a procurargli l'energia per affrontare il periodo riproduttivo e la dura stagione invernale. L'allevamento di ovini e caprini in continuo aumento, interferisce sull'habitat del camoscio proprio in questi due delicati periodi con la conseguenza di una concorrenza diretta nell'approvvigionamento del foraggio e di possibili pericoli di infezioni (vedi il precedente riferimento ai casi di cheratocongiuntivite). Chiediamo, a tal fine, alle autorità veterinarie una stretta collaborazione ed un'attenta vigilanza sul pascolo ovicaprino brado anche nel periodo autunno-invernale.

RELAZIONE TECNICA STAGIONE VENATORIA 2007 – Comprensorio alpino Valle Brembana

Dal Forum Valle Brembana.. i Camosci