Piazza Brembana – C'è il rischio di nuovi ostacoli lungo il cammino dell'attesissima variante di Zogno, la cui realizzazione era data ormai per imminente.

Nella versione attuale (che, lo ricordiamo, non ha ancora avuto l'ok definitivo del parlamento) la manovra finanziaria introduce un taglio di ben 56 milioni di euro nei trasferimenti al Pirellone per le infrastrutture. E prima vittima di questa scure rischia di essere proprio la variante : la Regione infatti si troverebbe in difficoltà nel «girare» alla Provincia tutti i fondi necessari per l'opera.

A sollevare il problema è stato l'assessore regionale all'Ambiente, il bergamasco Marcello Raimondi, nel suo intervento all'incontro organizzato in occasione del 23° anniversario dell'alluvione che, nel 1987, sconvolse la Brembana. «La situazione è senza dubbio preoccupante – osserva Raimondi –. La Regione è comunque al lavoro, con la collaborazione della Provincia, per scongiurare problemi seri. Certamente sul tema ci sarà una negoziazione “a valle” della finanziaria».

L'incontro di ieri, promosso dalla , è stato aperto dal saluto del sindaco di , Geremia Arizzi, e dal presidente della , che nel suo intervento ha chiesto la formulazione, da parte della Regione, di un Testo unico per la , con precise attribuzioni delle competenze. Si è entrati poi nello specifico dell'incontro con la testimonianza di Piero , presidente della Comunità montana all'epoca dell'alluvione. «Di fronte all'emergenza si poté operare rapidamente – ha ricordato Busi – perché si trovò in tempi rapidi l'intesa tra sindaci ed amministratori, che conoscevano bene il territorio e i bisogni delle comunità. Fondamentale il ruolo del volontariato, che fu generosissimo, delle istituzioni, delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco, degli operatori dell'Anas, dell'Enel, della società di telefonia». Un esempio ante litteram di autonomia operativa locale che diede ottimi frutti. Busi ha continuato: «Mi rivolgo ora personalmente all'amico Remo Gaspari (presente all'incontro, ndr), allora ministro della Protezione civile, per rinnovargli il mio grazie insieme a quello della comunità brembana».

Del valore del volontariato ha parlato proprio Gaspari nel suo intervento: «Il volontariato è indispensabile e irrinunciabile proprio nella prima emergenza, e va costantemente qualificato». Gaspari ha poi lanciato un sollecito agli amministratori: «Non si perda troppo tempo nella programmazione e nella realizzazione delle opere, soprattutto di quelle per la viabilità – ha affermato – perché si corre il rischio di aumento dei costi e di impossibilità di attuazione». Hanno fatto seguito gli interventi di Marcello Raimondi, del consigliere provinciale Pietro Isacchi e dell'assessore comunitario alla Protezione civile Enrico Sonzogni, che ha relazionato sul lavoro in atto da parte dei Comuni, con il coordinamento della Comunità montana, per la prevenzione e per la formulazione di programmi di intervento in caso di emergenze. Sul sito www.ecodibergamo.it un'ampia galleria fotografica con le immagini dell'alluvione.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo

Valle Brembana, 23° anniversario della tragica alluvione del luglio 1987