Ecomostro dell’Alben “Abbattiamolo e riportiamo il verde”
Senza categoria Articolo letto da 468 utenti - Pubblicato il 20 Maggio 2013Serina – Il condominio risulta al primo posto nella «black list» stilata pochi mesi fa da regione lombardia, degli edifici più pericolosi sul territorio lombardo, con una dimensione di circa 1.500 metri quadrati suddivisi su 5 piani. «Dobbiamo trovare una risposta risolutiva a questo problema – ha affermato giovanni fattori, vicesindaco di Serina –, un territorio di pregio naturalistico come quello della Conca dell'Alben non può continuare a essere minacciato da una struttura di questa pericolosità». Da anni infatti le due amministrazioni che hanno in comproprietà l'immobile e ne possiedono i primi tre piani (gli altri due sono privati), vogliono mettere in sicurezza l'area, bonificando la struttura e abbatterla.
Da una recente perizia i fondi necessari per un intervento del genere ammontano a circa 800 mila euro. «Coi bilanci risicati che gli enti locali si ritrovano – prosegue Fattori –, è impensabile che i Comuni si accollino i costi della bonifica. Il territorio su cui insiste l'edificio è inoltre utilizzato da sciatori, mentre nei mesi estivi è un'area di grande attrazione turistica per l'elevata naturalità. L'immobile è stato realizzato negli Anni Settanta e acquistato dai Comuni nel 2000».
Perché fino a oggi non è stata trovata una soluzione? Lo si deve a una lunga serie di lungaggini burocratiche, fra tutte la recente sentenza del tribunale di Bergamo che non ha di fatto risolto il problema. «La struttura è oggetto di rigorosa attenzione da parte di Regione e assessorato all'Ambiente – ha precisato l'assessore Claudia Terzi –. Primo passo ora è risolvere le questioni burocratiche e normative. Solo a quel punto potremo provvedere alla bonifica. L'attenzione dell'amministrazione di Serina verso questa problematica è notevole. La riunione di oggi è frutto della collaborazione fra comune di serina e Regione». «L'obiettivo e l'impegno è riportare quello spazio all'originale naturalità. Parliamo di una zona di notevole pregio ambientale – ha proseguito Terzi –, con notevole potenzialità escursionistica e naturalistica». L'ecomostro da ieri pare aver imboccato un nuovo percorso: si va quindi verso la bonifica e la demolizione, soldi permettendo.
L'Eco di Bergamo
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