San Pellegrino Terme – Il gruppo consigliare “Uniti per cambiare” invita i cittadini ad un incontro per discutere e trovare soluzioni ai problemi relativi al progetto , che sembra per ora arenato. L'incontro si terrà venerdì 30 marzo alle 21 all'Hotel Bigio. Lo stesso gruppo elenca una serie di motivi che dovrebbero far preoccupare i cittadini sul futuro di San e il progetto di trasformazione e rilancio:

– “Perché dopo 8 anni di vana attesa non sono pervenute, da parte del Sindaco, informazioni rassicuranti, neppure durante il consiglio comunale straordinario del 31 gennaio 2012”

– “Perché il 21 novembre 2011 abbiamo chiesto ufficialmente un incontro con la maggioranza con la partecipazione del Gruppo Percassi ed ancora non abbiamo avuto risposta.”

– “Perché dal 14 al 29 gennaio,in soli 15 giorni abbiamo assistito al rincorrersi ben 5 articoli sui giornali,una trasmissione tv,due serate pubbliche (27 gennaio assemblea pubblica e 30 gennaio assemblea degli ) dai contenuti non condivisibili”

– “Perché rispetto agli impegni sottoscritti nell'accordo di programma nessun intervento di sviluppo occupazionale e turistico è mai stato realizzato e l'adp è oggi un documento superato e privo di concretezza”

– “Perché non si può,dopo 8 anni di vane attese e di grani proclami,con precisi impegni sottoscritti svuotare,ora l'adp e ridurre l'intervento ad una piccola Spa,centro benessere,senza collegamento con la realtà termale di San Pellegrino. Senza affrontare la riqualificazione nel suo complesso ma parcellizzando senza garanzie per la conclusione.”

– “Perché riteniamo improprio e lesivo dell'immagine della storica e conosciuta in tutto il mondo ridurre l'Adp ad una sorta di cittadella esclusiva,arroccata e isolata dal resto del tessuto urbano e sociale,senza ricadute sul paese né dal punto di vista del turismo né dell'occupazione. “

– “Perché non riteniamo appropriato de localizzare la funzione termale della sua storica sede. Chiediamo al privato di ristrutturare le antiche terme mantenendovi la funzione terapeutica affiancata da Spa e di recuperare il porticato della a funzione commerciale di lusso e gli spazi soprastanti a funzioni culturali pubbliche,e la riapertura della sala bibita,con il suo ampio parco,per la cura idroponica.”

– “Perché vogliamo dire un fermo No alle manomissioni del patrimonio culturale di San Pellegrino e dissentiamo profondamente dall'utilizzo delle antiche terme come centro commerciale”

– “Perché riteniamo che,in un momento di crisi finanziare globale, l'intero progetto vada rivisto in un ottica nuova e questo vada fatto nel modo più corale possibile coinvolgendo tutte le forze in campo,cittadini compresi”.

– “Perché,contrariamente a quanto viene detto e scritto in merito a possibile alternative,l'alternativa esiste,anzi ne esistono diverse,basta avere la buona volontà di ricercarle avendo la consapevolezza di agire per il bene comune con reciproco vantaggio sia dell'amministratore sia dell'imprenditore.”

Bergamo NEWS

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