Le piogge hanno favorito gli sportivi. Si è chiusa la stagione di . Nei fiumi e nei torrenti principalmente e naturalmente popolati dai salmonidi la pesca rimane chiusa sino alla prossima ultima domenica di febbraio. Le sponde dei laghi degli immissari del lago d'Iseo, degli immissari del lago di Endine, del torrente Borlezza, del fiume Oglio superlacuale, del fiume Serio sino al di Nembro e del fiume fino a Ponte San Pietro sono off-limit agli apposssionati della lenza.

È iniziata infatti la stagione riproduttiva delle trote fario e delle trote marmorate e dei salmerini alpini.
Il calendario di pesca deve seguire il calendario biologico di queste specie pregiate, che qualificano gli ecosistemi acquatici delle nostre acque superficiali.

Com'è andata, allora, la trascorsa stagione di pesca?
Lo spiega Agostino Bonetti, guardapesca della Fipsas, che da sempre segue con particolare attenzione le dinamiche dei popolamenti ittici e dei sportivi: «Occorre innanzittutto premettere che gli elementi che maggiormente condizionano il successo di una stagione di pesca sono sostanzialmente due: il livello idrografico di fiumi e laghi e la capacità dei pescatori sportivi di adattare le tecniche di pesca al mutare delle condizioni dell'ambiente acquatico».

«La scorsa primavera è stata caratterizzata da forte piovosità soprattutto nella seconda metà di maggio e nel mese di giugno», continua Bonetti. «Questo aspetto meteorologico ha condizionato non poco l'esito delle catture e la riproduzione dei pesci. Dall'apertura sino a metà maggio sono state ottime le catture dei pescatori sportivi molti dei quali hanno raggiunto la quota giornaliera di 6 trote e salmerini e addirittura molti hanno catturato anche il temolo che da alcuni anni sta riqualificando il tratto centrale del fiume Brembo e del fiume Serio.

Dopo di che con la fine della primavera le portate dei fiumi, dei torrenti e dei laghi alimentate dalle copiose piogge hanno fatto calare drasticamente le catture. Grosse portate idriche ed enorme disponibilità di cibo per i pesci mal si conciliano con la pesca attuata con la canna-lenza. Solo i pescatori più esperti che hanno saputo adattare le tecniche di pesca e le esche montate sulle lenze alle mutate condizioni degli ambienti fluviali hanno potuto realizzare significative catture di pesci, che quest'anno hanno fatto registrare anche notevoli dimensioni in esemplari di trota mormorata».
Il 2008 verrà ricordato in controtendenza rispetto agli anni precedenti, sino all'anno scorso le siccità di inizio estate mettevano in asciutta per lunghi periodi ampi tratti di Serio e di Brembo provocando ricorrenti morie di pesce. Quest'anno, invece, le notevoli precipitazioni piovose della primavera hanno limitato notevolmente queste malaugurate situazioni, favorendo viceversa pesci e pescatori.
Le notevoli portate idriche di laghi e fiumi, se da un lato hanno favorito la sopravvivenza di molti pesci e la riproduzione di alcune specie ittiche lacustri, come l'alborella e l'agone, dall'altro hanno danneggiato la riproduzione di specie ittiche fluviali come i temoli e alcuni ciprinidi, le cui uova depositate sul fondo ghiaioso di fiumi e torrenti sono state dilavate dalle ricorrenti piene.

Analoga sorte è capitata anche alle uova e ai pulcini di alcuni uccelli acquatici, come i germani reali i cigni, le folaghe, le gallinelle d'acqua e gli svassi. Il Servizio faunistico-ambientale della Provincia ha registrato un basso risultato riproduttivo degli anatidi nidificanti nella nostra provincia spiegando il fatto con la distruzione dei nidi deposti sul bordo dei corsi d'acqua ingrossati dalle piogge estive.
Ottime invece le catture di salmerino alpino nei laghi al settimo anno dalla reintroduzione della specie in questi profondi laghi alpini, i pescatori sportivi hanno potuto realizzare a quota 2000 importanti cestini di pesca imparando però ad utilizzare adeguate tecniche di pesca per allamare questo pregiato, ma difficilissimo, pesce di fondo.

Cesare Scuri – L'Eco di