Rifugio ScoiattoloCompletate a tempo record due strutture per l'accoglienza dei turisti con bar e ristorante. – Poche ore di fuoco – l'arco di una nottata tra il 25 e il 26 novembre scorso – sono bastate per danneggiare pesantemente, fino a renderlo inagibile, il a di Valleve pregiudicando la stagione invernale in questa stazione bianca dell'Alta Valle Brembana. Pochi giorni – quattro per l'esattezza, da lunedì allo scorso giovedì – di intensissimo lavoro di squadra da parte delle maestranze della ditta fornitrice Rubner di Chienes di Val Pusteria sono bastate per tornare a garantire la dovuta accoglienza agli ospiti delle nevi di Valleve.

Anzi migliorandola, perché le strutture di accoglienza ora sono due: una ai bordi dei piazzali di parcheggio, ormai finita e che sarà aperta per Natale, l'altra nei pressi del rifugio Camoscio, che sarà agibile entro la fine della prossima settimana. Dunque si è fatta una scelta completamente diversa da quella valutata poco dopo l'incendio. «In un primo momento infatti – precisa il sindaco di Valleve, Renzo – si era pensato ad un recupero temporaneo del Camoscio e avevamo trovato subito una squadra di amici che ci avrebbero aiutato nel lavoro, che ringrazio per la loro generosità. Poi si è riflettuto e si è deciso di realizzare le due strutture che ormai sono pronte.

Rifugio Camoscio San Simone Ski

Io, l'amico Beppe Berera sindaco di e presidente di Brembosuperski e Tarcisio Migliorini, sindaco di Carona, abbiamo contattato una ditta produttrice di edifici in legno della Val Pusteria che era in grado di fornire e montare in tempi rapidissimi le strutture che facevano al caso nostro e abbiamo optato per questa soluzione del problema». Continua ancora Cattaneo: «C'era pure da superare in tempi strettissimi l'eventuale ostacolo delle autorizzazioni. Corre l'obbligo da parte nostra di ringraziare alcune persone che ci hanno aiutato a risolvere il problema e parlo di Valerio Bettoni, presidente della Provincia, e del funzionario dell'Urbanistica provinciale Giuseppe Epinati, di Franco Grassi presidente e di Mauro Villa direttore del Parco delle Orobie, di Bruno Paternoster comandante della stazione forestale di Piazza Brembana e del presidente della nostra Comunità montana Piero che ci è stato subito vicino per darci una mano.

Rifugio Capriolo

Le autorizzazioni sono arrivate a tempo di record e lunedì mattina si è potuto iniziare il montaggio delle due strutture. Un grazie è dovuto pure per la loro disponibilità ai proprietari dei terreni». Quanto alla fase di costruzione, è stata sostanzialmente l'interpretazione «adulta» del gioco del Lego. Scaricati dall'autocarro, che aveva trasportato il materiale dalla Val Pusteria, pannelli e travi sono state direttamente assemblati per la struttura di valle che è stata completata. Si completerà invece nei prossimi giorni quella di monte di diversa tipologia (in calcestruzzo il piano terra ora adibito a centro di accoglienza e che sarà poi usato come magazzino e servizi, in legno invece il futuro sopralzo che ospiterà il ristorante).

La struttura di valle è di 80 metri quadri con ristorante e bar, cucina e dieci servizi igienici. La struttura di monte è ampia 215 metri quadri e dispone di bar ristorante con servizi identici a quelli di valle.

«Siamo riusciti a uscire rapidamente da una situazione che pareva difficile – conclude Cattaneo – e ringraziamo ancora quanti ci hanno aiutato a salvare la stagione».

Sergio Tiraboschi – L'Eco di

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