Zogno – L'amministrazione comunale di conferma anche per quest'anno un fondo per la disoccupazione e misure di supporto finanziario per investimenti produttivi sul territorio. Sono questi i principali «pilastri» su cui si regge il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2012 – pareggio a 6,5 milioni di euro – approvato con i voti favorevoli della maggioranza di Lega Nord, mentre si è astenuto il gruppo Pdl-Udc e ha espresso voto contrario «Zogno Democratica». Il sindaco Giuliano Ghisalberti, presentando al Consiglio il documento, ha spiegato: «Il previsionale 2012 è ispirato da una politica che veda la famiglia protagonista. Partendo da questo presupposto, si è formulato un documento che mantiene l'addizionale Irpef ai livelli degli anni scorsi (0,5%), le tariffe per i servizi a domanda individuale ferme al 1997 e l'aliquota base dell'Imu per la prima casa.

Previsti anche un fondo per la disoccupazione e il sostegno alla nuova imprenditoria».
Nello specifico, si parla del «fondo voucher lavorativo», che permette di assegnare attività lavorative pubbliche a disoccupati in situazioni di particolare gravità, e di sgravi degli oneri di urbanizzazione a nuovi insediamenti produttivi o ampliamenti di attività già presenti, per creare nuova occupazione.

Critiche dalle minoranze
«È un bilancio di normale amministrazione – ha invece commentato Roberto Fustinoni di Zogno Democratica – certamente ineccepibile nei dati contabili, ma carente nelle prospettive di sviluppo, finanziabile con risorse forse ancora reperibili». Roberto Mazzoleni di Pdl-Udc ha evidenziato: «Bene il mantenimento di servizi, ma forse è arrivato il momento di sforare il patto di stabilità che sta limitando pesantemente l'attività dei Comuni virtuosi: Zogno è in questa situazione».

Scontro sulla tariffa Imu
Il voto è stato preceduto dall'approvazione delle tariffe dell'Imu (ex Ici) partendo dal livello base imposto dalla legge. È rimasta allo 0,4% la tariffa per la prima casa, mentre è stata incrementata dello 0,1% – portandola dallo 0,76% allo 0,86% – la tariffa sulle case disponibili per locazione o seconde case. Zogno Democratica avrebbe preferito l'abbassamento della tariffa di prima casa, dirottando altrove la ricerca di risorse compensative, ma la richiesta è stata respinta.

Il gruppo Pdl-Udc ha invece proposto attenzione al patrimonio edificato ancora invenduto che – è stato evidenziato – non rappresenta una speculazione, ma un investimento. Un lievissimo incremento dunque per le seconde case, «necessario – ha affermato il sindaco – per cercare di superare la nefasta normativa di legge, che sostanzialmente requisisce gli introiti Imu ai Comuni, e avere le risorse necessarie ai servizi per il sociale». Concretamente lo 0,1% in più sulla tariffa di seconda casa si traduce in un introito di 300 mila euro. La determinazione delle tariffe è stata approvata con i voti di Lega Nord e di Pdl-Udc, contraria invece Zogno Democratica. Via libera unanime, infine, per i voucher lavorativi e il sostegno alla nuova imprenditoria.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di Bergamo

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