Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al progetto
Senza categoria Articolo letto da 534 utenti - Pubblicato il 4 Marzo 2013Sedrina – 600.000 I metri cubi della discarica L'azienda Unicalce ha presentato un progetto, depositato in Comune a Sedrina, Comunità montana Val Brembana, Provincia e Regione, che prevede la coltivazione in dieci anni dell'ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina per un totale di quasi 600 mila metri cubi di cemento amianto (eternit), di cui è stata presentata in Regione una domanda di valutazione ambientale. 2.000 Abitanti di Zogno vicino alla cava La motivazione principale per cui Zogno dirà no alla prevista discarica di amianto nell'ex cava Santa Barbara a Cacosio di Sedrina è la vicinanza con le abitazioni. Zogno è confinante con Sedrina, e le prime case si trovano in linea d'aria poche centinaia di metri dall'ex cava. Complessivamente, nella zona di via Locatelli, abitano circa 2.000 persone.
Anche Zogno dice no alla prevista discarica di cemento amianto nell'ex cava di calce a Cacosio di Sedrina. Troppo vicina alla proprie case, un nucleo abitato di circa 2.000 persone. E annuncia che, alla prima conferenza di servizi indetta dalla regione lombardia, si opporrà al progetto di Unicalce. Progetto che già da circa due mesi – quando la notizia della richiesta dell'azienda è diventata di dominio pubblico – ha incassato il no del Comune di Sedrina e soprattutto la forte contrarietà dei residenti nella zona del Cassettone, al confine proprio con l'area dell'ex cava. Ora arriva anche l'opposizione del comune di zogno, il cui territorio, in linea d'aria, dista poche decine di metri dalla prevista discarica, sulla sponda opposta del brembo. «Le case di Zogno sarebbero troppo vicine – spiega Giampaolo Pesenti, vicesindaco e assessore all'Urbanistica –. Quando la cava era attiva ricordo come la polvere di cemento arrivasse fino alla zona di via Locatelli, via San Bernardino e Inzogno. La nostra è una valle molto stretta e la polvere facilmente si concentrava in una zona». «Con la discarica di cemento amianto – prosegue il vicesindaco – le particelle potrebbero ugualmente arrivare nella zona residenziale del Carmine. Ma anche la frazione di Stabello è poco distante dalla cava. Alla fine verrebbero coinvolte oltre 2.000 persone, mentre Sedrina capoluogo resterebbe riparata». Per Pesenti, in pratica, a pagare l'eventuale «prezzo» inquinante di una discarica sarebbe più Zogno di Sedrina. «Saputo del progetto avviato da Unicalce – continua Pesenti – abbiamo contattato la Regione per conoscere l'iter che seguirà la richiesta. E noi, come Comune confinante, saremo chiamati alle conferenze di servizio per la valutazione di impatto ambientale. In quelle occasioni diremo sicuramente il nostro no all'ipotesi di discarica».
Nel frattempo il sindaco di Sedrina Agostino Lenisa ha già frenato sul progetto presentato da Unicalce. Fondamentalmente per due motivi: quell'area è interessata da movimenti franosi sulla parete al confine con Sedrina Alta. Unicalce avrebbe da tempo dovuto bonificarla, ma l'intervento è sempre stato rinviato. In secondo luogo esiste una convenzione stipulata tra azienda e Comune sul futuro dell'ex cava ormai in esaurimento: l'Amministrazione comunale ha infatti deciso da tempo di acquisire l'area (per legge l'azienda è obbligata a cederla se il Comune ne fa richiesta) e di realizzarvi, dopo le necessarie opere di recupero ambientale previste per legge, una nuova stazione ecologica a servizio anche della Valle Brembana. «Non abbiamo avuto ancora l'occasione di incontrare in modo ufficiale i vertici di Unicalce per fare presente le nostre perplessità – spiega il sindaco Lenisa –. Intanto stiamo aspettando di essere convocati dalla Regione per la prima conferenza di servizi sulla Valutazione di impatto ambientale».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
6 Risposta a “Discarica di amianto a Sedrina, anche Zogno dice no al progetto”
Scrivi il tuo Commento
You must be logged in to post a comment.
Inserito il 5 Marzo 2013 alle ore 13:57 GMT+0100
Molto bene!
Intanto devo dire che la zona più interessata da eventuale e probabile inquinamento da polveri di cemento-amianto è la popolazione delle frazioni di Sedrina e la stessa Sedrina Alta.
Seconda precisazione riguarda la eventuale realizzazione di una nuova stazione ecologica vallare, il che non è che faccia molto piacere nemmeno questa alla popolazione di Sedrina e dintorni.
La discarica di cemento-amianto potrebbe essere benissimo relizzata e con molte meno problematiche ambientali, anche nella cava Unicalce di Lecco. Vedano loro se gli interessa solo il guadagno.
Per la realizzazione di una nuova stazione ecologica sarebbe buona cosa sentire la popolazione di Sedrina, prima di fare proposte e accordi fra le varie Amministrazioni e quantomeno di mostrare, carte alla mano, un eventuale progetto di realizzazione.
Quello che ha spiegato il sindaco di Sedrina sembra essere solo la realizzazione di un piazzale sul quale i mezzi piccoli di raccolta possano travasare nei compattatori più grandi. Sara cosi? Non mi pare!
Spero anche che alla conferenza dei servizi venga convocato anche il Comitato anti-discarica appena formatosi a Sedrina.
Inserito il 5 Marzo 2013 alle ore 22:44 GMT+0100
Silska, cosa voglia fare il comune sull’area è scritto nella delibera del consiglio comunale di Sedrina n°8 del 26 Aprile 2011. Il titolo di quella delibera è:Approvazione convenzione ex articolo 11 legge 241/1990 fra Comune di Sedrina, S.C.S.ed Energia Bergamo.
Li c’è scritto che la SCS (Società del Comune) realizzerà il recupero della buca con il riempimento uguale a quello rtealizzato nella Cava Benago (ex Italcementi), ed alla fine ci realizzerà sopra una piattaforma ecologica di secondo livello.
La Società Energia Bergamo, società privata che ad un certo punto della sua vita è stata amministrata dal Sindaco di Sedrina Agostino Lenisa, invece avrà la possibilità di realizzare una piattaforma per la lavorazione del cippato di legno.
La piattaforma ecologica di secondo livello è un impianto di trattamento e selezionamento dei rifiuti, altro che piazzola di interscambio dei rifiuti fra automezzi come dichiarato recentemente dal Sig. Lenisa
Se vuole avere conferme è sufficiente che digiti le parole “piattaforma di secondo livello” con un qualsiasi motore di ricerca.
Inserito il 7 Marzo 2013 alle ore 06:57 GMT+0100
@ silvano sonzogni
Vedo che non parli dell’amianto!!!
Inserito il 7 Marzo 2013 alle ore 08:13 GMT+0100
E’ vero.
L’ho notato anch’io.
Comunque, per quanto riguarda la “piattaforma di secondo livello” sarebbe bene che il Sindaco sig. Lenisa desse ulteriori e migliori spiegazioni.
A proposito di Amianto.
Mi è venuta a orechio la notizia che il Sindaco non sarebbe del tutto contrario alla discarica di amianto perchè questa lo aiuterebbe a ripianare parzialmente i grossi debiti fatti “dal comune”. Sarà vero o sono solo maldicenze?
Inserito il 7 Marzo 2013 alle ore 13:26 GMT+0100
“Un Brembano” ti faccio notare che con il mio precedente intervento ho inteso semplicemente rispondere alla domanda di “Silska” che si è posto la seguente questione “Quello che ha spiegato il sindaco di Sedrina sembra essere solo la realizzazione di un piazzale sul quale i mezzi piccoli di raccolta possano travasare nei compattatori più grandi. Sara cosi? Non mi pare!” .
Se poi ti interessa la mia opinione sull’amianto, sulla discarica e sugli annessi e connessi, eccoti servito:
Sono contrario alla realizzazione della discarica di amianto in cava Santa Barbara perché non sono rispettate le distanze minime, stabilito dalla leggi vigenti, dal nucleo abitato di Sedrina Alta e dalle frazioni di Via Ponti di Sedrina, Vie Cassettone e Via Cacosio. Vi sono poi altri motivi che non sto ad elencare per non dilungarmi in tecnicismi non capibili con quattro righe scritte su di un forum ….
Sono contrario all’acquisizione dell’area di cava Santa Barbara da parte del Comune perché può essere, in futuro, fonte di problemi per il Comune stesso vista l’estrema instabilità di quel fronte di cava. E’ un fronte troppo ripido che negli anni ha visto degli smottamenti importanti (solo casualmente non c’è scappato il morto …). Il comune si troverebbe a dover gestire un problema creato da altri ….. Questo è in concetto che ho già espresso un paio di anni fa in sede di consiglio comunale ….. Il recupero ambientale della cava deve rimanere a carico del proprietario e la destinazione finale deve essere esclusivamente di tipo agro- forestale (niente capannoni, tanto per intenderci..)!
Sono contrario all’asportazione del famoso “gnocco” perché non c’è scritto da nessuna parte che con quell’operazione si risolva il problema della caduta massi sulle strade sottostanti. Su quella montagna si rischia di aprire un fronte di instabilità ben più grave della caduta massi….. Si devono semmai rinforzare ed integrare le protezioni oggi esistenti rimuovendo i massi pericolanti.
Sono contrario alla realizzazione della piattaforma vallare di secondo livello per il trattamento dei rifiuti nell’area di Santa Barbara per gli stesso motivi per cui sono contrario alla realizzazione della discarica di amianto: impianto troppo vicino alle case!
Sono contrari alla realizzazione della piattaforma di lavorazione del cippato di legno per i motivi già espressi per la discarica e perché ritengo scandaloso che un amministratore pubblico approfitti della posizione conferita con il voto popolare per trarre vantaggi personali.
Contento signor “Un Brembano”? Se non sei soddisfatto ti avviso che potrai ulteriormente trovare conferme ai miei assunti, di cui sopra, nelle azioni che il sottoscritto intraprenderà nei prossimi mesi in qualità di consigliere comunale di minoranza.
Silska ha poi scritto: “Mi è venuta a orecchio la notizia che il Sindaco non sarebbe del tutto contrario alla discarica di amianto perché questa lo aiuterebbe a ripianare parzialmente i grossi debiti fatti “dal comune”. Sarà vero o sono solo maldicenze?”
Silska, sei un grande !! Secondo me hai centrato il problema con una piccola imprecisione: i debiti pare non siano del Comune, ma pare siano di S.C.S., la società interamente partecipata dal Comune. Proprio la società a cui il Comune ha già detto di voler cedere l’area…… Ma pensa te che coincidenze ….
Tempo al tempo … chi vivrà vedrà …..
Inserito il 7 Marzo 2013 alle ore 15:50 GMT+0100
Caro Sonzogni,
mi è piaciuta la disanima del problema “sollevato” da “un brembano”.
Sono poi totalmente daccordo su tutto quanto scritto.
Il “gnocco” è un falso problema. O meglio: è vero che deve essere ulteriormente messo in sicurezza ma non abbattuto.
Sarebbe un disastro per Sedrina Alta e molto probabilmente come ha soprascritto, la stabilità delle pareti peggiorerebbe ulteriormente.
E’ disarmante anche leggere di questi passaggi di mano. Se S.C.S. fallisse per non riuscire a far fronte al sovraccarico di debiti, cosa succederebbe??