valanga-branziBRANZI – È previsto già all'inizio di ottobre l'avvio di due interventi di messa in sicurezza antivalanga a Branzi e , in aree interessate anche lo scorso inverno da eventi slavinosi di grandi dimensioni. Si ricordano le tredici slavine a Isola di Fondra, tra gennaio e febbraio, con chiusura della chiesa e di una stalla, e la slavina della Grande di Branzi con blocco di una comunale.

Calamità che si potrebbero ripetere, se non si attuassero nuove opere di difesa, in caso di precipitazioni nevose della consistenza di quelle della scorsa stagione invernale.

i fondi dalla regione
Per la realizzazione dei due interventi – sollecitati dalle due amministrazioni comunali – la Regione, con il suo Dipartimento della Protezione civile ha messo a disposizione 80 mila euro per Branzi e 40 mila euro per Isola di Fondra. La decisione è scaturita da un vertice tenutosi ieri mattina al municipio di Branzi, con la partecipazione del sindaco Gabriele Curti e del vice di Isola di Fondra, nonché assessore comunitario alla Protezione civile, Carletto Forchini, del sottosegretario alla presidenza della Regione Marcello Raimondi, di geologi, tecnici e dirigenti.

il rischio e le opere
Nella Valle delle Ruine a Branzi e della Pietra Quadra a Trabuchello di Fondra, entrambe in versante orografico sinistro della valle, il rischio di valanghe in caso di abbondanti nevicate era stato segnalato alla Ster, la Sede territoriale della , e alla Protezione civile regionale dalle due amministrazioni.
«Le opere di recente realizzazione sono state pienamente funzionali e hanno retto bene – ha precisato il sindaco Curti – mentre ci sono stati cedimenti in quelle realizzate in precedenza, vale a dire nel 1997». «Per l'eccessivo carico di neve hanno ceduto alcuni degli sbarramenti a suo tempo realizzati – ha completato il discorso Forchini – per cui eventuali scivolamenti di masse nevose non più trattenute dai primi sbarramenti vanificherebbero anche le opere di difesa poste a valle». Le affermazioni dei due sindaci sono state confermate dalla verifica sul luogo dei tecnici. «Si deve sicuramente intervenire in tempi rapidi e prima dell'inizio dell'inverno – hanno concordato i tecnici – con opere urgenti di consolidamento dell'esistente e ricostruzione dei manufatti dissestati dai carichi nevosi, nell'ottica di una programmazione più ampia di messa in sicurezza delle due valli rinviabile al futuro. Ora si tratta di attuare e presto l'indispensabile a garantire il trattenimento in quota di eventuali movimenti slavinosi».

«interventi urgenti»
Ha affermato a sua volta il sottosegretario regionale Marcello Raimondi: «La situazione non è certamente tranquilla e si deve intervenire immediatamente, per cui mi sono fatto carico di rappresentarla al collega Stefano Maullu, assessore regionale alla Protezione civile, che ha dato l'ok al finanziamento dei due interventi. Ci garantiamo così una situazione di sicurezza degli abitati e delle persone, rimandando al futuro il completamento di un più vasto e definitivo progetto di tutela ambientale e perciò degli abitanti». Ovvia la soddisfazione per l'esito dell'incontro dei due amministratori pubblici che hanno ringraziato per il fattivo interessamento e per la soluzione di problemi decisamente preoccupanti per le due comunità. Per concludere la tabella di marcia: entro la fine della prossima settimana sarà emesso il decreto del finanziamento, i Comuni sono pronti ad appaltare gli interventi e i lavori inizieranno immediatamente.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di

LA SLAVINA DI TRABUCHELLO – LA VALANGA DI BRANZI