Da Piazza Brembana al palazzetto dello sport di Barzana per salire sul gradino più alto del podio della «Corrida barzanese». È Enus , 43 anni, commerciante di Piazza , il vincitore della quarta edizione della Corrida che si è svolta nei giorni scorsi e che ha fatto risuonare campanacci, trombe, coperchi e pentole tra le mura della palestra di Barzana. Enus Milesi, aiutato da Mario Midali, ha realizzato con la sua motosega una vera e propria opera d'arte, diventata la mascotte della Corrida. Sul secondo gradino del podio la coppia di amici Marco Buffoni, 45 anni, di Locate di Ponte San Pietro, e Veronica Gelfi, 17 anni, di Bonate Sopra, con la canzone «Grazie perché» di Gianni Morandi.

Pari merito al terzo posto si sono classificati due giovani gruppi, «I Neverending» di Sant'Omobono che si sono esibiti con una canzone del loro repertorio, e «Le ragazze 'hip-hip» di che hanno interpretato il balletto «Il sogno che diventa realtà» unendo danza classica, moderna e hip-hop. Tra gli Under 15 vincitore ha vinto Marco Offredi, 14 anni, di Strozza, che ha suonato con la fisarmonica la czardas, una danza ungherese. La manifestazione, presentata da Roberto Pezzè, 25 anni di Capizzone, e Vanessa Nava, 21 anni di Barzana, ha riscosso un grande successo ben oltre le più rosee prospettive dei giovani dell'oratorio che con grande impegno hanno regalato una ventata di allegria e divertimento alla comunità di Barzana.

Tra i 18 concorrenti di tutte le età che si sono esibiti di fronte ad un pubblico armato di campanacci e pentole, c'erano anche i giovani dell'oratorio di con un simpatico spettacolo di , e Angelo Rota di Almenno San Salvatore, che nei panni del Bepi ha cantato la canzone «Massimo Carrera». Ma ampio spazio anche a ballerine, imitatori e persino ai giovanissimi campanari dell'alta Brembana. Una giuria composta da cinque persone selezionate tra il pubblico ha valutato le abilità dei concorrenti, la capacità di coinvolgimento del pubblico e l'intensità dell'applauso. Il ricavato della festa servirà per sostenere le missioni parrocchiali.

Gabriella Pellegrini – L'Eco di Bergamo