Roncobello – La natura, il silenzio e la semplicità: caratteristiche di due località, distanti fra loro centinaia di chilometri, ma unite da uno stesso spirito, quello di custodire la convivenza armonica tra l'uomo e la natura. e Assisi. Un gemellaggio ideale, sotto il segno del Fai (Fondo ambiente italiano) che ha creduto nel valore storico, culturale e naturalistico di due luoghi: il Mulino di Baresi e la Selva di San Francesco. Nei giorni scorsi da Baresi, dove il Fai ha recuperato da alcuni anni il vecchio Mulino, è partita un'iniziativa tesa a sostenere la riqualificazione ad Assisi della Selva di San Francesco.

Non solo un gemellaggio ideale, nella condivisione di valori e di obiettivi, ma un aiuto concreto, con la raccolta di offerte per sostenere il progetto del Fai. Nella piazza della Basilica superiore di Assisi si apre un portone che immette in un lungo sentiero. Lì si svela un tipico paesaggio umbro, con alberi da frutto e ulivi. Sessanta ettari di terreno con un nucleo storico: un'antica chiesa, un convento, un ponte e un vecchio mulino. Un luogo che Francesco chiamava «il mio chiostro». Il Fai si occuperà della riqualificazione della vegetazione e del restauro conservativo degli edifici, per renderlo di nuovo disponibile al pubblico. Baresi ha dato il via al progetto di sostegno con un'iniziativa che vuole essere un omaggio alla città del santo.

Nel vecchio mulino l'associazione «Maurizio Gervasoni onlus» ha allestito un presepe con manichini a grandezza naturale. «Nello spirito di rispetto della natura che anima la nostra attività – spiegano dall'associazione– abbiamo utilizzato manichini realizzati con materiale ecocompatibile e biodegradabile, con i volti dipinti a mano». A fornirli è stata la ditta Almax di Mariano Comense, specializzata in manichini per le case di alta moda. Per l'ambientazione è stata ricreata la vita contadina dei primi del Novecento, con gli abiti usati in quel tempo.

Foglie di pannocchia compongono il cuscino del Bambin Gesù, mentre Maria e Giuseppe si dedicano alle occupazioni quotidiane. La vigilia di Natale è stato aperto il presepe, dopo un incontro, svoltosi nella chiesa parrocchiale di Baresi, con padre Renato Beretta, che ha raccontato del desiderio di San Francesco di far rivivere a Greccio gli avvenimenti della notte di Betlemme. Sfidando la pioggia battente, un gruppo di , con lanterne e fiaccole, ha raggiunto il presepe al mulino per offrire a Gesù i doni della terra: patate, cipolle, mele, noci, castagne e farina gialla. Il presepe sarà visitabile fino a oggi dalle 15.30 alle 17.30.

– L'Eco di

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