Così racconto la mia valle in Rete
Senza categoria Articolo letto da 366 utenti - Pubblicato il 16 Aprile 2013Valle brembana – La borsa con la reflex al collo, Gino Galizzi, nome in codice «Valanga», lo becchi tra un reportage quando il sole non è ancora sorto – missione fotografare l'alba dal monte avaro – e un reportage quando ormai è già dietro le montagne. Venerdì scorso, ore 20.30. A serina festeggiano il maratoneta dello sci di fondo, il campione del mondo Sergio Bonaldi. Fuochi d'artificio, banda, sfilata per le vie del paese. La marea di gente che da queste parti si vede solo nelle grandi occasioni. E lui, rigorosamente, in prima fila. Obiettivo puntato.
E dire che 15 anni fa lavorava nelle Poste, le 8 ore canoniche, non di più. Oggi, senza esagerare, Galizzi è il reporter numero uno della Valle Brembana. Nel 1997, da solo, ha creato il portale Valbrembanaweb.com, che strada facendo si è trasformato in un maxi contenitore, in continuo aggiornamento, di tutto quello che accade da Villa d'Almè in su. In 25 mila lo visitano ogni giorno. Cosa ti fa fare la passione, quando è autentica. Non ti fa sentire la fatica: «Lavoro 14, 15 ore al giorno, ma adesso sono felice», dice con gli occhi che gli brillano. E ti fa vedere più lontano degli altri. Era la preistoria di Internet, «il 1994 – racconta -. Con l'acquisto di un'enciclopedia mi diedero in omaggio un personal computer, uno dei primi sistemi Microsoft. Non ne avevo mai visto uno. Due anni dopo, mi sono imbattuto in un gruppo di radioamatori che aveva sperimentato una rete wireless tramite ponti radio. Bellissimo. Per caso, un giorno, ho inserito alcuni scatti delle nostre montagne e inaspettatamente ho ricevuto una marea di complimenti. Da lì è partito tutto». Sposato da una vita e con un figlio ventenne, Galizzi, che ha 54 anni e vive a San Giovanni Bianco, ha mischiato l'amore per la sua terra con quello per l'informatica e la fotografia. Nel 2000, la decisione di mollare il posto fisso, mantenersi creando siti Internet per privati, aziende, enti pubblici e di buttarsi a capofitto nella scommessa di Valbrembanaweb. Manifestazioni, fiere, tagli del nastro. Non si muove un filo d'erba senza che lui lo sappia. Assiste, immortala e mette on-line.
Si è creato pure una rete di collaboratori: dallo studente all'ingegnere appassionato di trekking, dal pensionato al disoccupato con le giornate da riempire. E tutti lo chiamano, lo cercando, ci è pure scappata qualche querela. Il prezzo del successo. All'interno del sito si trovano decine di sezioni: meteo, escursioni, animali, sci, proverbi, informazioni per i turisti. Nelle gallerie fotografiche c'è da perdersi. E poi i forum, su cui scrivono migliaia di utenti, bergamaschi e villeggianti, le news e la vera chicca che fa strage di contatti, fino a 15 mila al giorno: un sistema di 18 webcam sparpagliate in cima alle vette o nei paesi. Solo una cosa resta sempre la stessa: la home page. «Potremmo fare il salto di qualità – ammette Galizzi -, ma preferisco che il sito sia come un vecchio libro da sfogliare». Afferra la reflex e si riguarda le ultime foto scattate. «In 15 anni – sottolinea con orgoglio – non ne ho mai venduta una». Non ha bisogno del tesserino da giornalista, il «Valanga». Se l'è scelto, quel soprannome, perché quando ancora aveva il tempo per lo sci, scampò miracolosamente a una slavina. Restò mezz'ora sotto la neve. E quella fu l'unica volta che fece notizia senza muovere un dito.
Dal Corriere della Sera – Maddalena Berbenni
3 Risposta a “Così racconto la mia valle in Rete”
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Inserito il 16 Aprile 2013 alle ore 17:31 GMT+0100
Seguo Valbrembanaweb da un po’ di anni.
Devo dire che, come gia’ ribadito anni fa ,la composizione delle foto del Gino Galizzi e’ molto molto significativa.
Uno stesso soggetto inquadrato da lui e inquadrato da altri presenta un risultato decisamente diverso.
Complimenti per le foto e ovviamente per il sito, che aldila’ della volonta’, peraltro condivisa, di mantenere le caratteristiche attuali,penso potrebbe assumere ulteriori contenuti. Grazie.
Inserito il 17 Aprile 2013 alle ore 12:42 GMT+0100
Quello che è stato “omesso” (in questo articolo) è senza dubbio la parte più importante di tutta LA CARRIERA DEL GINO GALIZZI.
Correvano i primi anni 80,quando in compagnia del nostro CB, scorrazzavamo lungo la valle e ci divertivamo chiaccherando tra di noi.Riunioni,cene,una grande associazione di cb,e tanta,tanta amicizia fra di noi… Ma quello che tanti ancora non conoscono,(forso solo in pochi di noi sanno), è quando noi comuni mortali a una certa ora tarda della notte, si andava a dormire, il GINO si dirigeva con la sua auto,sui monti di paglio (dossena) e con un potente “lineare” collegato al cb, chiamava fin oltre l’oceano “arrivando” a comunicare non poche volte in brasile e in argentina….. La sua passione x le frequenze, è nata proprio da quelle notti in bianco,che l’ha poi portato ad essere senza dubbio,il migliore,sia in capacità che in efficenza…e tutto questo,l’ha trasformato in quell’ottimo professionista che oggi è,da semplice appassionato di comunicazione che era. Lui aveva già nel suo DNA in quei primi anni 80 lenergia del grande comunicatore,e questo è un privilegio che i suoi “amici”avevano percepito da subito. Ricordo ancora con un’pò di nostalgia,quei momenti spensierati vissuti in compagnia di quella “banda” di radioamatori… amici come il “CERBIATTO”,(nome in codice del GINO). Quell’amicizia senza interessi personali,ma basata soltanto sulla parola e la lealtà,che spesso e volentieri,ai giorni d’oggi, tanti non hanno mai apprezzato e conosciuto che per la sola invidia,godono nel fare del male al prossimo,e se è un loro parente, lo fanno ancor più volentieri,e ne fanno un vanto personale….
Complimenti CERBIATTO….Tu non hai soltanto fondato un sito web, ma stai dando una grossa lezione di vita,su cosa sia la VERA AMICIZIA con la comunicazione fra i popoli e le persone,un’pò come si faceva una volta,anche se con mezzi moderni. Ciò che “conta” è il risultato….. Un caro saluto (anche dalla mia famiglia) dopo anni che non ci vediamo… –CHEIENNE–
Inserito il 18 Aprile 2013 alle ore 16:50 GMT+0100
Bravo Gino e brava Maddi!!