CORNALBA – L'altezza massima delle nuove case scenderà da 9,5 metri a 6,5. Questa una delle novità contenute nel Piano di governo del territorio del Comune di , in Valle . Il borgo, sulle pendici basse del monte Arera, conta trecento residenti che si decuplicano in estate. Per questo il sindaco Laura Bianchi nell'illustrare la filosofia del piano urbanistico, afferma: «Cornalba deve mantenere la connotazione di paese di montagna».

Lo strumento punta, come si vede anche nella diminuzione delle altezze potenziali degli edifici, sul rispetto della natura, della storia e della cultura locale, supportata dal potenziamento dei servizi (acquedotto, fognatura, parchi pubblici e palestra di arrampicata).

Il nuovo strumento urbanistico sostituisce il Piano regolatore generale del 1993, aggiornato con varianti nel 2002 e nel 2005. «Nessuno stravolgimento particolare dello strumento precedente, perché non ce n'era bisogno – precisa il sindaco – poiché le varianti avevano consentito una evoluzione sostanzialmente corretta della situazione, che è stata ora rivista con riferimento alle nuove normative di legge». In particolare, aggiunge, «si è fatta la scelta del risparmio del territorio dicendo aprioristicamente “no” a ipotesi di vasta urbanizzazione, e qualche avance era stata fatta. Queste ipotesi sarebbero meramente speculative, perché legate strettamente al fenomeno del turismo» e delle seconde case. Invece Cornalba, spiega il sindaco, «vuole qualità anziché quantità. Prestiamo di contro massima attenzione alle istanze della residenza storica, ai ritorni di originari e agli insediamenti stabili». «Tale considerazione – osserva in proposito il primo cittadino – scaturisce dall'analisi della residenzialità storica del paese: è dimostrato che la nostra demografia ha da anni un trend quasi invariato. Eventuali forzature urbanistiche si tradurrebbero inevitabilmente in una dequalificazione del nostro turismo “tipico”. Turismo che è irrinunciabile, se è di qualità».

Passiamo ora ai numeri. L'edificato occupa all'incirca un quarto della superficie comunale, mentre su circa 10 chilometri quadrati ci sono aree da considerare inedificabili perché in prossimità del monte Alben. Per le nuove zonizzazioni edificatorie si è così operato sostanzialmente all'interno della perimetrazione 'attuale abitato, accogliendo 6 delle 25 richieste presentate (metà d'ufficio per correzione di imperfezioni formali di stesura del piano). L'altezza massima degli edifici, appunto, prescritta in 6,5 metri. È concessa la ristrutturazione degli edifici rurali con ampliamento fino al 20% della cubatura attuale, le situazioni di possibile intervento – ci sono già richieste in proposito – sono una trentina. Per ciascuna delle nuove zone edificabili è prescritta un'area di parcheggio pubblico, al fine di garantire l'accessibilità viabilistica. Nel Prg era compresa una lottizzazione che è stata accolta con radicali modifiche che consentiranno l'acquisizione al demanio comunale di un terreno che sarà parco pubblico.

Sergio Tiraboschi – L'Eco di

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