Cornalba, partigiani uccisi, medaglie ai famigliari
Senza categoria Articolo letto da 2.094 utenti - Pubblicato il 4 Dicembre 2008Abbiamo combattuto per chi c'era, per chi non c'era e anche per chi ci era contro». Si è concluso con le parole di Arrigo Boldrini, medaglia d'oro alla Resistenza e presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani italiani dal 1945 al 2006, il discorso di Ornella Ravaglia, vicepresidente regionale Anpi, in occasione della Festa della Resistenza tenutasi a cornalba, in valle serina. Era il 25 novembre 1944 quando dieci partigiani che si erano rifugiati a Cornalba vennero uccisi dalle forze nazifasciste.
Salvo Parigi, presidente provinciale Anpi, e il sindaco di Cornalba Laura Bianchi hanno quindi ricordato la fine della brigata «Giustizia e Libertà XXIV Maggio». Tra i presenti anche i rappresentanti dei Comuni di Ranica, Treviglio e Calvenzano, altre sezioni dell'Anpi e altre associazioni d'arma. «Il messaggio che ci lasciano i partigiani è uno stimolo a continuare a lottare per essere liberi in una patria libera – ha detto Bianchi –. Con la loro morte ci hanno lasciato un monito perenne». Dopo aver reso omaggio ai monumenti ai Partigiani caduti a zogno, Ambria, Algua, Rosolo e Serina, la cerimonia si è conclusa con il conferimento, da parte di Salvo Parigi, delle medaglie al valore ai famigliari dei Caduti.
Enrico Vitali – L'Eco di bergamo
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