Sedrina – Vendonsi asilo nido e scuola d'infanzia. L'asta, con base a 872 mila euro e scadenza il 16 aprile, è quella annunciata dal Comune di , da qualche anno alle prese con difficoltà economiche. Gli edifici, fino a due anni fa, erano di proprietà della fondazione San Giacomo (a esclusione del «Giardino d'inverno») e furono acquistati proprio dal Comune per oltre un milione di euro. Ora la Giunta comunale ha deciso di rivendere gli stessi immobili di via Roma, adiacenti alla scuola media, con l'aggiunta del cosiddetto spazio gioco denominato «Giardino d'inverno». Il Comune intende cedere anche «la titolarità dei servizi all'infanzia a un soggetto privato, eventualmente in convenzione con l'amministrazione comunale », si spiega nel bando. Gli immobili, infatti, restano vincolati all'attuale uso.

Nel frattempo, il 30 dicembre scorso, il Comune di Sedrina ha venduto la «Servizi comunali Sedrina srl» (Scs), ovvero la società multiservizi al 100% comunale, già proprietaria della centrale a biomasse e del teleriscaldamento. Le quote della Scs sono andate, per 202 mila euro, alla società «Al Project srl», con sede in via Mazzini a , e avente come rappresentante Pasqualina Mazzariello di (già amministratore della Energia che quattro anni fa propose al Comune di Sedrina la realizzazione, in località Cassettone, di una piattaforma logistico-commerciale per la raccolta, lo stoccaggio e la lavorazione della biomassa forestale). Lunedì sera, con inizio alle 20,45, il Consiglio comunale avrà però all'ordine del giorno l'approvazione di un'integrazione al contratto di compravendita già firmato alla fine dello scorso anno. Atto in cui la «Al Project», dichiara l'intenzione di potenziare la capacità produttiva 'attuale centrale a biomassa (fino a 5Mw), con l'installazione di nuovi impianti e anche con l'autorizzazione a nuovi rifiuti.

Investimento, però, a cui sarebbe pronta, solo ad alcune condizioni, tra cui la risoluzione favorevole del contenzioso tra Scs e il fallimento della Tail/Mlb, azienda di arredo camper di Sedrina fallita nel 2010. E in tal caso – si dice nel contratto – il prezzo di compravendita della Scs col Comune salirebbe a un milione e 531 mila euro. Una vicenda, quindi, che resta intricatissima, quella al Comune di Sedrina. Con l'intervento, lo scorso autunno, anche della Corte dei conti che richiamò l'Amministrazione per irregolarità di bilancio. Sull'asta degli asili e sulla situazione delle casse comunali ieri non siamo riusciti a contattare il sindaco Agostino Lenisa e il vice Tarcisio Canova, mentre l'assessore Corrado Capelli ha preferito non commentare per telefono.

Parla, invece, la minoranza della Lega, col consigliere Enzo Galizzi: «Con l'asta degli asili si rischia di perdere la metà dei soldi utilizzati a suo tempo per l'acquisto. Segnaleremo la cosa alla Corte dei conti perché, secondo noi, in caso di vendita si danneggerebbe il Comune. Questo è l'ennesimo segnale che vendiamo perché indebitati. A novembre il sindaco promise che avrebbe risanato le casse comunali facendo riacquistare gli asili alla fondazione Sa Giacomo di cui è presidente. Dove è finita quella promessa?». «Infine – continua Enzo Galizzi – siamo preoccupati dell'intenzione di potenziare la centrale anche con la richiesta di sfruttare nuovi rifiuti, visto che il decreto, a cui si fa riferimento nel contratto, parla di biomasse liquide, carcasse di , stallatici, o sottoprodotti agricoli, alimentari e industriali».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo