San Giovanni Bianco – Si prosegue nelle vendite. E, per risanare le casse comunali, da alcuni giorni, sul mercato, è finita anche l'ex scuola elementare di San Gallo (base d'asta 260 mila euro), da anni diventato centro «Ca' tò», ovvero luogo di incontro delle associazioni e, da poco, anche sede degli . Il commissario prefettizio, nominato il 29 aprile dopo le dimissioni della maggioranza leghista guidata da Gerardo Pozzi, prosegue sulla intrapresa dall'ex Giunta. Originario di Matera, 43 anni, in servizio alla prefettura di Bergamo dal 1996 con la qualifica di viceprefetto aggiunto, Adriano Coretti è alla settima gestione commissariale nella nostra provincia: Oltre il Colle, , Cenate Sotto, Vertova, Solza, Levate e ora , incarico che durerà circa un anno.

Mi sono dato circa due mesi di tempo per valutare se ci sono le possibilità di risanare i debiti – dice Coretti – o se sarà necessario dichiarare il dissesto finanziario e quindi seguire altre strade. Resto, comunque, fiducioso sulla possibilità di risolvere il buco finanziario, anche se ci vorrà tempo, almeno due anni». E si riparte con le vendite degli immobili comunali, piano già programmato dall'ex Giunta Pozzi. «Riprendiamo le alienazioni con grande realismo – dice il commissario – ovvero cercando di vendere conformemente alle valutazioni di mercato, senza alcuna svendita. Il programma già approvato dalla Giunta è condivisibile e rappresenta una strada necessaria per cercare di fare cassa.

Solo come ultima possibilità, invece, si aumenteranno le tasse ai cittadini». All'asta, quindi, dopo appartamenti, terreni ed ex caserma di via Lungobrembo, anche l'ex elementare di San Gallo (le offerte scadono l'11 giugno), struttura che, seppure inserita dal Consiglio comunale nell'ottobre 2009 nel piano delle alienazioni, non era stata ancora messa in vendita.

«Vediamo come risponderà il mercato – dice Coretti – e, comunque, si cercherà di salvaguardarne la funzione sociale». Ci sono poi le «valorizzazioni» della Casa di , di Casa e 'immobile denominato «Fossinetto» (le ex fucine): una perizia dello scorso marzo dell'architetto Primo Pellini, approvata dalla Giunta, aveva fissato in due milioni e 157 mila euro il valore complessivo degli immobili. La stessa Giunta aveva poi deciso che il 49% di tale valore sarebbe stato messo in vendita. «Il valore attribuito è importante – spiega il commissario che, nei giorni scorsi, ha incontrato anche l'ex sindaco Pozzi e i rappresentanti delle minoranze – ma a oggi non sono giunte manifestazioni di interesse, non ci sono stati bandi di vendita e, stante le caratteristiche storiche degli edifici, i potenziali acquirenti dovranno avere certi requisiti. Occorre, quindi, valutare se l'alienazione sarà fattibile».

Sul tavolo del commissario anche i debiti nei confronti di ditte e imprese, tra cui la Zanetti, per la raccolta rifiuti. «I creditori – dice Coretti – conoscono qual è la situazione del Comune e finora, fortunatamente, nessuno ha avviato azioni giudiziarie per richiedere i pagamenti dovuti. Cosa che peggiorerebbe ulteriormente il quadro economico del Comune. Le imprese sanno che c'è il mio impegno nel cercare di ripianare i debiti e a loro chiedo ancora un po' di pazienza».

«Il percorso per il risanamento è avviato – conclude il commissario – ed esprimo un cauto ottimismo sulla possibilità che vada a buon fine. Serviranno almeno due anni e, quindi, l'azione dovrà essere continuata anche da parte della nuova amministrazione comunale. Chiedo poi la collaborazione del personale del Comune, che è tutto di ottimo livello, e dell'intera comunità».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo