Comune senza soldi, va all’asta anche la sede dei volontari
San Giovanni Bianco Articolo letto da 987 utenti - Pubblicato il 19 Maggio 2010San Giovanni Bianco – Si prosegue nelle vendite. E, per risanare le casse comunali, da alcuni giorni, sul mercato, è finita anche l'ex scuola elementare di San Gallo (base d'asta 260 mila euro), da anni diventato centro «Ca' tò», ovvero luogo di incontro delle associazioni e, da poco, anche sede degli alpini. Il commissario prefettizio, nominato il 29 aprile dopo le dimissioni della maggioranza leghista guidata da Gerardo Pozzi, prosegue sulla strada intrapresa dall'ex Giunta. Originario di Matera, 43 anni, in servizio alla prefettura di Bergamo dal 1996 con la qualifica di viceprefetto aggiunto, Adriano Coretti è alla settima gestione commissariale nella nostra provincia: Oltre il Colle, aviatico, Cenate Sotto, Vertova, Solza, Levate e ora san giovanni bianco, incarico che durerà circa un anno.
Mi sono dato circa due mesi di tempo per valutare se ci sono le possibilità di risanare i debiti – dice Coretti – o se sarà necessario dichiarare il dissesto finanziario e quindi seguire altre strade. Resto, comunque, fiducioso sulla possibilità di risolvere il buco finanziario, anche se ci vorrà tempo, almeno due anni». E si riparte con le vendite degli immobili comunali, piano già programmato dall'ex Giunta Pozzi. «Riprendiamo le alienazioni con grande realismo – dice il commissario – ovvero cercando di vendere conformemente alle valutazioni di mercato, senza alcuna svendita. Il programma già approvato dalla Giunta è condivisibile e rappresenta una strada necessaria per cercare di fare cassa.
Solo come ultima possibilità, invece, si aumenteranno le tasse ai cittadini». All'asta, quindi, dopo appartamenti, terreni ed ex caserma di via Lungobrembo, anche l'ex elementare di San Gallo (le offerte scadono l'11 giugno), struttura che, seppure inserita dal Consiglio comunale nell'ottobre 2009 nel piano delle alienazioni, non era stata ancora messa in vendita.
«Vediamo come risponderà il mercato – dice Coretti – e, comunque, si cercherà di salvaguardarne la funzione sociale». Ci sono poi le «valorizzazioni» della Casa di arlecchino, di Casa ceresa e dell'immobile denominato «Fossinetto» (le ex fucine): una perizia dello scorso marzo dell'architetto Primo Pellini, approvata dalla Giunta, aveva fissato in due milioni e 157 mila euro il valore complessivo degli immobili. La stessa Giunta aveva poi deciso che il 49% di tale valore sarebbe stato messo in vendita. «Il valore attribuito è importante – spiega il commissario che, nei giorni scorsi, ha incontrato anche l'ex sindaco Pozzi e i rappresentanti delle minoranze – ma a oggi non sono giunte manifestazioni di interesse, non ci sono stati bandi di vendita e, stante le caratteristiche storiche degli edifici, i potenziali acquirenti dovranno avere certi requisiti. Occorre, quindi, valutare se l'alienazione sarà fattibile».
Sul tavolo del commissario anche i debiti nei confronti di ditte e imprese, tra cui la Zanetti, per la raccolta rifiuti. «I creditori – dice Coretti – conoscono qual è la situazione del Comune e finora, fortunatamente, nessuno ha avviato azioni giudiziarie per richiedere i pagamenti dovuti. Cosa che peggiorerebbe ulteriormente il quadro economico del Comune. Le imprese sanno che c'è il mio impegno nel cercare di ripianare i debiti e a loro chiedo ancora un po' di pazienza».
«Il percorso per il risanamento è avviato – conclude il commissario – ed esprimo un cauto ottimismo sulla possibilità che vada a buon fine. Serviranno almeno due anni e, quindi, l'azione dovrà essere continuata anche da parte della nuova amministrazione comunale. Chiedo poi la collaborazione del personale del Comune, che è tutto di ottimo livello, e dell'intera comunità».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
Una risposta a “Comune senza soldi, va all’asta anche la sede dei volontari”
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Inserito il 19 Maggio 2010 alle ore 11:29 GMT+0100
Dopo aver letto l’articolo pubblicato su l’Eco di Bergamo di domenica 16 maggio ”Comune senza soldi. Va all’all’asta ANCHE la sede dei volontari” pensiamo sia d’obbligo portare all’attenzione di tutti alcune precisazioni. Il titolo ci pare fuorviante: induce a pensare che SOLO da adesso quell’immobile, la ex scuola di San Gallo, venga messo in vendita. Numerosi cittadini si sono stupiti e hanno pensato che questa fosse una delle prime decisioni del Commissario: invece non ha fatto altro che rendere esecutiva parte di una delibera del Consiglio Comunale!
Ma ricordiamola tutta questa storia!
Consiglio Comunale del 19 Ottobre 2009: per ripianare il disavanzo 2008 (ricordate? circa un milione e 770 mila euro di “buco”) viene approvato il Piano delle alienazioni e Valorizzazioni che comprende diciassette proprietà comunali. Le ex scuole di San Gallo SONO uno dei “pezzi” più pregiati di quella lista (valore indicativo di vendita 260 mila euro!): questo decide e vota la maggioranza leghista in Consiglio. Vengono pubblicati i bandi di vendita e… sorpresa: le ex scuole non sono più in elenco!
Non solo, qualche mese dopo il vicesindaco Mostachetti inaugura in quei locali la nuova sede degli alpini di San Gallo e annuncia che viene sospesa anche la vendita dell’immobile denominato “Fossinetto” (le ex fucine?). Ma è un atto illecito, un abuso: il Vicesindaco e la sua maggioranza smentiscono e non applicano una delibera di Consiglio che, peraltro e ribadiamo, solo loro avevano approvato avendo le minoranze, in pieno disaccordo sul metodo, votato contro!
Se veramente volevan dimostrare di aver cambiato idea non dovevano far altro che convocare un altro Consiglio e annullare quella delibera. Tanto per dire lo stile e il concetto di amministrazione di questi “signori”!
Allora denunciammo questo modo di fare, parlammo di “miracolo leghista” (abbiamo deciso di vendere, ma era uno scherzo!) e avanzammo un sospetto:
– questa “ritrovata sensibilità” verso San Gallo non è piuttosto frutto di mero calcolo elettorale (erano in vista le elezioni regionali) sollecitato magari da qualche “ras” locale? Non siamo contenti, ora come allora, che sia stata messa in vendita la ex scuola di San Gallo perché ben sappiamo cosa rappresenti per la frazione , ma è più corretto dire e che i cittadini sappiano, che il suo destino (vendita) è stato deciso ad ottobre 2009 quando venne approvata quella delibera in Consiglio, dalla maggioranza leghista, e non adesso per decisione del Commissario. Sempre su quell’articolo dell’Eco s’inserisce l’immobile denominato “Fossinetto” tra le Valorizzazioni, anche se per noi alla struttura di interventi che ne giustifichino la scelta, non ve ne sono stati, essendo tuttora ancora come allo stato iniziale d’acquisto. Va bene che abbiamo ricevuto ben quattro versioni del Piano delle Alienazioni e magari siamo andati in confusione ma a noi risulta ancora inserito nelle alienazioni (vedi prot. 5710 del 24/11/2009).
Vi faremo sapere.
Gli ex consiglieri del Gruppo “Insieme per cambiare” Bonaiti Tiziana A. Sonzogni Amelio