Valtorta per una settimana è stata invasa dalla musica

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Allievi-Musici-Valtorta25Valtorta – «Sono molto soddisfatto, credo che questa esperienza, riuscita, si rifarà anche l’anno prossimo» dice il maestro di oboe Marco Ambrosini. È stata una settimana tutta di musica a Valtorta questa che si è conclusa ieri con la partenza dal paese dei giovani «fiati» che erano accorsi da lunedì 18 da varie parti d’Italia per i Corsi di alto perfezionamento diretti da Deborah Vallino. Li hanno guidati per il flauto Flavio Alziati e Gianni Biocotino, il clarinetto Corrado Orlando, il corno Angelo Borroni, fagotto e musica da camera Paolo Calligaris. Venivano da Genova, Milano, Torino, Cuneo, Novara, Udine, anche da Lubiana. La più piccola ha dieci anni, il più grande trenta. «Oltre alle lezioni individuali – dice Ambrosini – questo corso permetteva di fare musica d’insieme, mettendo subito alla prova le cose apprese in settimana, e rendendo così più interessante la scuola». Apprezzato in paese il concerto di sabato sera dei ragazzi nella parrocchiale. Giovedì si erano già esibiti i docenti. Poi domenica mattina nella Palestra comunale gli strumenti dei ragazzi riascoltati uno per uno, e nel pomeriggio in piazza il concerto conclusivo: gran finale con i Carmina Burana suonati da 15 flautisti.

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Valanghe, 463 mila euro per 5 Comuni dell’Alta Valle Brembana

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Valle Brembana – Ci sono anche 5 Comuni dell’Alta Valle Brembana tra quelli che beneficeranno del milione di euro stanziato dal Pirellone per interventi di manutenzione urgente delle opere a difesa dalle valanghe in punti sensibili. Si tratta di Valtorta (87.767 euro), Isola di Fondra (117.762 euro), Branzi (82.467 euro), Ornica (87.767 euro) e Foppolo (87.767 euro). In tutto fanno oltre 463 mila euro, quasi la metà dei fondi stanziati (un milione di euro) che riguardano anche le province di Brescia e Sondrio.

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Sindaco per 11 volte, Valtorta riparte da Busi

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busi2Valtorta – È stato un omaggio alle donne (una investitura per un futuro sindaco rosa?) il primo atto della nuova Giunta di Valtorta. Il sindaco Piero Busi, dopo aver prestato il giuramento di rito, ha consegnato alla giovane consigliera – Stefania Busi di 27 anni, alla sua prima esperienza amministrativa – un gran mazzo di fiori. «Si vuole questo omaggio alla persona che ha deciso l’assunzione di responsabilità pubbliche – ha affermato il primo cittadino – che, siamo certi, saprà onorare l’impegno assunto essendo esempio per nuovi ingressi rosa nei futuri consigli comunali». L’undicesimo mandato di Busi non è stato comunque routine per il collaudato primo cittadino che, prima di pronunciare la prima del discorso di insediamento, ha avuto chiaramente un momento di commozione: ha abbassato lo sguardo in silenzio, tornando certamente a quel lontanissimo 1960 quando – dopo cinque anni da consigliere – giurò da giovane sindaco e forse non pensò che la sua avventura amministrativa e sociale ed umana sarebbe durata così a lungo.

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Olimpiadi di Valtorta, Busi s’emoziona e vola

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Olimpiadi-ValtortaValtorta – Tutto come da copione collaudato ormai da oltre il mezzo secolo per la 51a edizione delle Olimpiadi scolastiche di Valtorta. E d’altronde «Perché cambiare quello che va sempre bene?», dice il sindaco Piero Busi. Tutto come da copione anche nei commenti di giornata, tranne un piccolo ma significativo particolare di carattere umano che forse è sfuggito ai più ma non a coloro che da anni vivono questo evento e che conoscono bene Busi. È stato, questo particolare, nel discorso di apertura dell’Olimpiade, quando la voce di Busi ha avuto una leggera e commossa incrinatura della voce: in quel momento nel suo cuore e nella sua mente sono passati per flashback cinquant’anni di vita di questa sua creatura, cinque decenni di volti, di amicizie, di episodi che sono rimasti nei ricordi suoi e in quelli che ancora bimbi erano arrivati quassù per essere protagonisti delle Olimpiadi. E ci sono tornati da genitori, se non addirittura da nonni. E tanti sguardi e pensieri si sono idealmente incrociati. Per il Piero è stato un momento di profonda commozione lo spettacolo di tante persone radunate sotto il podio del tripode olimpico. Come a dire: non sono stati momenti insignificanti, qualcosa delle Olimpiadi resta ogni anno nel cuore prima ancora che nella memoria di coloro che la frequentano.

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