Critica anche Italia Nostra: senso urbano stravolto

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San Pellegrino Terme – Non possiamo che condividere la vostra battaglia per la tutela dei monumenti e dell’impianto urbanistico di San Pellegrino». Anche la sezione di Bergamo di Italia Nostra, l’associazione nazionale impegnata da oltre mezzo secolo nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturale del Bel Paese, si pone a fianco del gruppo di minoranza di Raffaella Sonzogni contro le modalità con cui è stata gestita l’operazione di rilancio della cittadina. «Volete cambiare il nome di San Pellegrino Terme in San Pellegrino Spa? – ha detto ironicamente la presidente Serena Longaretti intervenendo all’assemblea di venerdì –.

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Questo non è un vero rilancio San Pellegrino riparta da capo

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casino-san-pellegrino-termeSan Pellegrino Terme – «L’accordo di programma, così come stipulato tra Regione, Provincia, Comune e Gruppo Percassi nel 2007 e poi rivisto nel 2010, è ormai stato stravolto e violato, nei tempi e nelle modalità. E, in un momento di crisi globale, riteniamo che l’intero progetto di sviluppo vada rivisto, coinvolgendo anche i cittadini». È un attacco senza mezzi termini a Percassi ed enti pubblici quello sferrato dai consiglieri di minoranza di «Uniti per cambiare» Raffaella Sonzogni e Donatella Donati. Venerdì sera, nella sala congressi dell’hotel Bigio, hanno incontrato la cittadinanza per fare il punto sull’operazione di sviluppo turistico-termale di San Pellegrino, avviata ormai sei anni fa. Sia dal tavolo dei relatori sia dal pubblico sono arrivate fortissime critiche a come, finora, il progetto è stato gestito. Con continui rinvii e cambiamenti di rotta. «Abbiamo ufficialmente chiesto a Regione, Provincia e Comune di contestare al gruppo privato i ritardi e gli inadempimenti dell’accordo di programma – ha detto Sonzogni –. Dovrebbe essere il Collegio di vigilanza a farlo. Ma finora non abbiamo avuto alcuna risposta”.

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Terme nei vecchi portici? È la soluzione migliore

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San Pellegrino Terme – «Le terme negli antichi portici sono la soluzione ideale che io avevo già prospettato a Percassi». Saverio Quadrio Curzio, presidente di «Qc», il gruppo che prenderà in gestione le nuove terme di San Pellegrino, non ha dubbi. Percassi ha modificato strategia: dopo aver messo da parte i progetti di Perrault e del giapponese Kengo Kuma si è deciso di ristrutturare i vecchi portici della fonte e l’ex hotel Milano. Per Quadrio Curzio la soluzione migliore. «Piuttosto che una struttura nuova meglio valorizzare quanto già esistente – continua l’imprenditore lecchese –. Gli antichi portici accanto al casinò hanno un valore eccezionale.

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Albergatori contro Percassi, promesse rimaste un sogno

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San Pellegrino Terme – Lamentele e perplessità. Gli albergatori di San Pellegrino, all’indomani dell’annuncio del nuovo progetto sulle terme (previste nell’ex hotel Milano), non risparmiano al gruppo Percassi le critiche su come sia stata gestita l’operazione di rilancio in questi cinque anni. Il presidente degli operatori turistici Giorgio Zilli sottolinea subito la necessità di affiancare alle terme anche un albergo nuovo, non previsto, per ora da Percassi: «Piuttosto che nella posizione in cui erano previste inizialmente – dice Scanzi – meglio negli antichi portici. Ma contemporaneamente servirà un albergo di livello. Non penso che alle terme verranno solo pendolari. A mio parere qualche breve soggiorno ci sarà comunque. E, quindi, serve un hotel annesso alle terme».

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