Olmo al Brembo: Cavo elettrico spezzato colpa di un fulmine

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Olmo al Brembo – «Nessuna mancanza di manutenzione. La rottura del cavo dell’alta tensione è stato provocato da un fulmine». La Terna, società che gestisce l’impianto, interviene all’indomani dell’incidente che, a Olmo al Brembo, ha provocato l’incendio in una baita. «L’elettrodotto a 132 kV “Morbegno-Lenna” che mercoledì, verso le 19,30, ha subìto la rottura di un conduttore poi all’origine dell’incendio – spiegano da Terna – è stato aggiustato oggi (ieri per chi legge, ndr): le attività di riparazione si sono concluse alle 13. Su quanto accaduto non è ammissibile parlare di mancanza di manutenzione della linea in questione. L’attività recente è chiaramente visibile: infatti, sul luogo, sono evidenti il taglio della vegetazione nell’area vicina all’elettrodotto e la pulizia dei sentieri, regolarmente effettuata a fine inverno, con riflessi positivi anche per la viabilità pedonale boschiva». Terna precisa poi che a causare il guasto sarebbe stato un fulmine. «Il cavo è stato danneggiato in seguito a una fulminazione di origine atmosferica – spiegano ancora i tecnici –. A quell’ora c’erano generali condizioni di maltempo. Comunque, la logica sullo sviluppo del fenomeno è ancora in corso di approfondimento».

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Cassiglio, la nuova antenna Vodafone servirà anche Olmo al Brembo

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Valle Stabina – Niente più disagi per i clienti Vodafone che risiedono o transitano nei comuni di Cassiglio e di Olmo al Brembo. E anche per chi, durante l’estate, decide di raggiungere il lago di Cassiglio per trascorrere il proprio tempo libero. L’amministrazione comunale del piccolo paese della Val Stabina ha infatti firmato un contratto con la compagnia telefonica Vodafone che prevede l’installazione di un’antenna. Spiega il sindaco di Cassiglio Fabio Bordogna: «Il nostro comune è stato scelto come luogo strategico. L’antenna verrà situata in località Pendeggia, a circa 800 metri sul livello del mare. La Vodafone ci ha avanzato la proposta e noi abbiamo accettato. A breve daremo il via libera con una delibera di Giunta».

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Donate le cornee di Ronzoni, era un esempio di altruismo

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Olmo al Brembo – Era il giorno del dolore ieri a Olmo al Brembo, dove per l’ultimo saluto a Enzo Ronzoni sono arrivate oltre mille persone, strette ai familiari dell’alpinista sessantenne morto per un malore venerdì sera. Non è bastata la parrocchiale ad accogliere tutti i fedeli, tra cui numerosi amministratori, e molte persone sono rimaste sul sagrato. Ronzoni era molto conosciuto, essendo alpinista, presidente del Cai di Piazza Brembana e direttore della Scuola Orobica di San Pellegrino.

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È morto Enzo Ronzoni maestro della montagna

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Olmo al Brembo – Un altro lutto nel mondo dell’alpinismo bergamasco. Venerdì sera è morto Enzo Ronzoni, alpinista, presidente del Cai di Piazza Brembana e direttore della scuola orobica di sci d’alpinismo di San Pellegrino Terme. Ronzoni, 60 anni di Olmo al Brembo, ha accusato un malore durante la cena ed è stato trasportato da un’ambulanza del 118 ai Riuniti, dove ora la salma si trova in attesa dell’autopsia di domani mattina. Tra le cause del decesso forse un infarto o un aneurisma. Ronzoni era molto conosciuto in valle per la sua coinvolgente passione per la montagna: era istruttore nazionale di sci d’alpinismo e uno dei pochi italiani titolato come esperto di valanghe. Insegnante all’Istituto alberghiero di San Pellegrino, era in pensione dal 2011, anno in cui è stato eletto presidente del Cai dell’alta Valle Brembana.

Il cordoglio degli amici
«Era una roccia e mai ci saremmo aspettati questa tragica morte. Non riesco a immaginare il Cai senza l’entusiasmo e l’esperienza di Enzo: lascia un vuoto enorme», sono le parole del suo vice, Davide Milesi. Andrea Carminati, l’altro vicepresidente lo ricorda con affetto: «Sapeva avvicinare i giovani al mondo della montagna grazie alle sue competenze e alla grande umanità».

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