Carona, benvenuti al parco «no limits»
A misura di disabili, si presenta lunedì

Con un nuovo parco Carona dà il benvenuto alle migliaia di turisti e villeggianti che arrivano per un giorno, un weekend o per trascorre le ferie in Val Brembana. Un giardino senza barriere, che costeggia e dà un tocco in più al bel laghetto da cui si staccano i che portano ad alcune delle mete classiche delle Orobie: dai laghi Gemelli al rifugio Calvi, dal Pizzo del Diavolo al rifugio Longo.
La scommessa, con la posta in gioco di 1,2 milioni di euro, è stata dunque vinta, e il progetto «Montagna per tutti» dona ora alla zona del lungolago un volto rinnovato, utilizzabile con facilità anche da bambini, anziani, disabili e non vedenti. Già la Regione lo aveva decretato come miglior progetto legato al «potenziamento e alla qualificazione delle dotazioni infrastrutturali per lo sviluppo del turismo», concedendo il 40% di finanziamento della spesa complessiva a fondo perduto. Dopo circa un anno di lavori, appaltati a sei ditte che hanno lavorato nei diversi ambiti, il parco è cosa fatta, e mancano solo pochi dettagli per l'apertura ufficiale fissata per la fine di settembre, ma lunedì è prevista una speciale presentazione per i turisti. L'Amministrazione comunale, dunque, ha investito sulla di un turismo ambientale, valorizzando il tesoro naturalistico proprio del territorio.

Orto botanico Carona

Nel parco trovano così posto un orto botanico, una baita-osservatorio e una palestra per la pratica del bouldering, l' su strutture basse con un materasso a terra per attutire eventuali cadute. I diversi luoghi sono collegati da percorsi accessibili anche a disabili e ai non vedenti. Sul largo sentiero che costeggia la sponda destra del lago, infatti, sono state posate barriere in legno con corrimano e fasce batti-bastone per permettere anche ai ciechi di percorrere il parco. Grandi pannelli indicheranno poi a tutti la mappa del territorio e forniranno le informazioni necessarie per scoprire i segreti del luogo. Il tracciato che attraversa la parte boschiva è stato interamente lastricato con pietre locali, formando un facile percorso, fruibile anche da non vedenti accompagnati. Sul lungolago, infine, trovano posto il parco giochi per i bambini, con piccole strutture per l'arrampicata, e l'area picnic con tavoli e pedane in legno. Con un quarto d'ora di cammino nel bosco si raggiunge una baita interamente ristrutturata, che sarà adibita ad aula didattica e a osservatorio naturalistico. Dall'ampia terrazza si potrà godere il panorama dei monti che sovrastano il paese e, attraverso pannelli illustrativi, si potranno conoscere la storia geologica e le caratteristiche morfologiche del territorio. Ridiscendendo a valle si giunge all'ingresso dell'orto botanico, raggiungibile anche dal parcheggio di via Pagliari.

L'orto – dove crescono una quarantina di specie arboree tipiche della fascia montana, con piante floreali e arbusti – è abbellito da un piccolo laghetto artificiale. Accanto a ogni specie è stata posta una targhetta con il nome comune, la denominazione latina e il nome dialettale.
«Non vi sono velleità scientifiche – spiega Angelo Ghirelli dello Studio Dryos, anima del progetto insieme a Roberto Cigliano di Green Design –, ma semplicemente uno stimolo per tutti ad avvicinarsi alla montagna, per conoscerla e per imparare ad amarla».

Nell'area dell'orto botanico è stata creata la sala indoor per il bouldering e già si pensa alla ristrutturazione di un piccolo edificio già esistente per realizzare uno «shop-point», con banco informazioni e offerta di visite guidate. Nelle prossime settimane sarà ultimata la collocazione delle targhette botaniche e l'allestimento per non vedenti, con mappe tattili e segnaletica in braille. Lunedì, dunque, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, sono previste visite guidate con partenza dall'orto botanico e dimostrazioni di arrampicata in palestra. «La finalità principale di questo progetto – spiega il sindaco Tarcisio Migliorini – è quella di ampliare e diversificare la nostra offerta turistica. Il parco riqualifica spazi prima degradati, rispetta i caratteri ambientali e rende accessibile a tutti l'emozione del vivere la montagna».

Il giardino sarà arricchito nel tempo con ulteriori specie botaniche, mentre nel recinto attorno all'osservatorio è previsto l'inserimento di alcuni e nel giardino potrà trovare spazio anche un'area-museo per valorizzare le recenti scoperte di incisioni rupestri. Il silenzioso lavoro della natura, legato a un millenario passato, unito all'opera dell'uomo di oggi, consegna a Carona il biglietto d'ingresso per il futuro.

Monica – L'Eco di del 10 agosto 2007

PROGRAMMA COMPLETO VISITE GUIDATE E DIMOSTRAZIONE DI ARRAMPICATA

GALLERY FOTOGRAFICA PARCO MONTAGNA PER TUTTI A CARONA