SedrinaIl crepuscolo, o meglio ancora la notte, sarebbe il momento preferito dai folletti per i loro raduni nel folto dei boschi, ma per la chiusura del , sapendo di essere graditi compagni di festa, lasciano le loro dimore anche nelle prime ore del pomeriggio per festeggiare con i contadini. È stato così, secondo tradizione che affonda in un passato remoto, anche sabato scorso a , in occasione del Carnevale ambrosiano. Verso le 14, dunque, guidati dal diavolo maggiore, i folletti – che quassù chiamano «furchetì» perché impugnano un bastone biforcuto – sono comparsi quasi d'incanto dove si erano radunate le maschere.

Hanno quindi dato il via alla sarabanda che ha visitato tutte le contrade del paese. È iniziato il corteo, accompagnato dal suono del corno, dei campanacci, da grida e musiche del gruppo folk «I amis dè Dosena». Il corteo ha toccato le località Grasso, Cantello, Rava e Forno Nuovo, sulle cui piazze i contradaioli hanno atteso le maschere e i folletti, offrendo a tutti «gale» e dolci di un tempo; e guai a non gradire, si sarebbero offesi.

Carnevale Valtorta

Infine si è svolto il rumoroso e allegro girotondo finale al quale hanno partecipato anche gli di ritorno dalle piste di Ceresola e di Bobbio, con la presenza delle autorità, il sindaco Silvano Annovazzi, il vicesindaco Piero e altri ancora. Girotondo che si è concluso con il primo buio e il primo freddo. Giusto il tempo per tornare in abiti civili e la festa è ripresa fino a notte nella palestra, mentre i «furchetì», improvvisamente scomparsi, hanno continuato il loro «sabba» nei boschi.

Carnevale Valtorta

L'Eco di Bergamo

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