34-Arera_2013-05-04Oltre il Colle – Era in vista della vetta dopo una robusta camminata d'avvicinamento quando all'improvviso gli è mancato letteralmente il terreno sotto ai piedi: una cornice di è crollata facendolo scivolare in un canalone per circa 150 metri. La disavventura è toccata a un escursionista di 55 anni diretto sull'Arera insieme ad altri due compagni. Dopo la brusca caduta è stato allertato il soccorso alpino e il ferito è stato recuperato con l'elicottero del 118 e portato all'ospedale in codice rosso per una serie di gravi ferite e contusioni. L'infortunio si è verificato nel territorio di Oltre il Colle, dove ieri mattina tre escursionisti si erano incamminati per raggiungere la zona dell'Arera, la montagna che con i suoi 2.512 metri d'altezza separa la dalla Brembana. La cima innevata è una meta di tutto rispetto per quanti amano la montagna e ieri, con una mattinata salutata da sole e cielo limpido, pareva particolarmente appetibile. Il terzetto di escursionisti, attrezzato di tutto punto, si è avventurato sui percorsi contornati dalla neve.

Un itinerario impegnativo ma non a rischio, come confermava il bollettino neve e valanghe dell'Arpa di domenica indicando un pericolo stazionario che per il settore orobico era definito moderato. «La non andrà a sovraccaricare significativamente accumuli e lastroni presenti in quota – era specificato nella previsione Arpa –. Saranno pertanto possibili, quasi esclusivamente, alcuni scaricamenti. Lastroni in quota potranno essere staccati in generale al passaggio di un gruppo di o escursionisti».

Una situazione che in una certa misura ha anticipato quanto accaduto a Oltre il Colle. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell'incidente, la caduta si è verificata sul versante nord della montagna, con probabilità a causa del cedimento di una cornice di neve: si tratta di masse di neve che il vento accumula proprio in cima al pendio, sono parecchio fragili e col sole e le temperature meno rigide sono soggette a distacchi. L'uomo è precipitato per circa 150 metri lungo la conca del Mandrone, a 2.200 metri di quota. A dare l'allarme è stato uno scialpinista che si trovava nei pressi della conca, anche lui diretto sulla vetta: ha notato la caduta dell'uomo. I due amici dell'escursionista ferito l'hanno raggiunto e hanno iniziato a praticargli il massaggio cardiaco. Si è alzato in volo anche l'elicottero del 118 inizialmente per un intervento in codice giallo, poi una volta sul posto il personale medico ha ritenuto le condizioni dell'escursionista serie. Il ferito è stato caricato e portato al pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni in codice rosso. L'uomo ha riportato diverse ferite e contusioni, ma non sarrebbe in pericolo di vita.

Gloria Bertocchi – L'Eco di Bergamo

L'ascesa al Pizzo Arera il giorno prima