Piazza Brembana – È Alessandro Balestra, ingegnere di 40 anni, a guidare i cacciatori del comprensorio della Valle Brembana. Balestra, sposato e padre di tre figli, vive a San Giovanni Bianco ma è nativo di Moio de' Calvi, è stato eletto presidente delle doppiette nella recente assemblea che si è svolta al teatro di Piazza Brembana. All'elezione, erano stati convocati 1.090 soci cacciatori: all'assemblea erano presenti in 481 e, con apposite deleghe, sono stati 668 i votanti. Il neo presidente, conosciuto in zona come «Toti», è capannista da 23 anni e ha ricoperto in passato il ruolo di assessore all'Agricoltura in Valle Brembana.

Balestra ha ricevuto 482 voti, superando quindi l'avversario Valeriano Bianchi, 50 anni, di , al quale sono andate 182 preferenze. Quattro, invece, le schede bianche e nulle. «Sono contento sia di essere stato eletto, sia della numerosa presenza di cacciatori e soci alle votazioni – ha detto Balestra –. Vorrei sottolineare che la mia elezione è stata possibile, oltre che dai componenti dell'associazione pesca ambiente (Cpa) di cui io faccio parte, anche grazie all'appoggio dei soci appartenenti all'Anuu, l'associazione dei cacciatori migratoristi. Nel mio mandato voglio mettere al primo posto la collaborazione con le associazioni e gli enti».

Nel nuovo comitato di gestione del comprensorio, nominato dalla Provincia, fanno parte Giovanni Alberto Bianchi, sindaco di (per la Comunità montana Valle Brembana), Giovanni Migliorini di Carona (Anuu), Roberto Fiorona di San Giovanni Bianco (Fidc), Giovanbattista Gozzi di San Giovanni Bianco (Fidc), Bruno Calvi di Moio de' Calvi (Cpa), Francesco Locatelli di Taleggio (Coldiretti), Sperandio Colombo di Oltre il Colle (Coldiretti), Gianantonio Bonetti di Piazzatorre (Cai), Daniel Bosatelli di Foppolo (Cai) e Atos Curti di Branzi (Gruppo cinofilo bergamasco) e Valeriano Bianchi di Piazzatorre (per la Provincia). «Valeriano, l'altro candidato, è mio compagno di caccia, quindi non siamo avversari e si lavorerà insieme – precisa Balestra –. Tra le priorità del programma ci sono la gestione e la riapertura della caccia alla selvaggina tipica di monte e la riconferma della collaborazione con l'Università di Pavia per l'elaborazione del piano di abbattimento». Il prossimo appuntamento delle doppiette brembane sarà il 29-30 maggio, a , con la mostra venatoria.

Arizzi – L'Eco di Bergamo