Zogno – È unanime il pensiero di studenti, insegnanti e genitori: gli orari degli autobus delle linee scolastiche vanno integralmente rivisti. Dopo lo sciopero di massa di lunedì scorso dalle 8 alle 11 (circa 700 le adesioni, con altri alunni invece assenti dai banchi di scuola), all'istituto superiore «David Maria Turoldo» di Zogno, che raggruppa circa 1.200 ragazzi provenienti dalla Brembana con le Valli Serina e Taleggio, e alcuni paesi 'hinterland di Bergamo, è emerso come gli studenti debbano sobbarcarsi ore e ore di attese, con coincidenze perse per pochi minuti, prima di raggiungere casa.


Molti i ragazzi che vogliono raccontare la loro odissea quotidiana, come Giacomo Plevani di : «Il problema nostro è la mattina. Arrivare in ritardo a scuola è quasi inevitabile. Capita di arrivare anche alle 8,30 se c'è parecchio traffico a Zogno sulla provinciale 470, ma l'inizio delle lezioni è fissato per le 8,10».
Stessa problematica per gli studenti che giungono da San , poco meno di un centinaio. «La partenza da San Pellegrino è fissata per le 8,05, proprio quando a scuola suona la prima campanella – spiega Carola Ghisalberti –; entro in aula attorno alle 8,25, se poi c'è parecchio traffico il ritardo si aggrava». Ma diversi ragazzi devono fare i conti con disagi più grossi, come Simon Masnada di Sant'Omobono Terme: «Se termino le lezioni alle 12,05 tutto va per il verso giusto e per le 13,30 sono a casa. Il problema si presenta quando termino scuola alle 13,10. Sino alle 15 non se ne parla di rientrare, è una corsa contro per cercare di non perdere le coincidenze, oppure si fa l'autostop da Villa d'Almè sino a Sant'Omobono». Sorte simile per Francesca Capelli di Strozza: «Lo scorso anno non avevamo problemi di questo genere, basterebbe spostare di pochi minuti le coincidenze e tutto questo caos si risolverebbe. Gli orari degli autobus son rimasti invariati rispetto all'anno scolastico passato, ma gli orari scolastici hanno subito diverse variazioni».
Se per la Valle Imagna i tempi sono lunghi, va peggio per chi abita in Alta Valle Serina dove Sara Epis di e Pamela Carrara di Zorzone dedicano l'intero pomeriggio per il rientro a casa. «Lo scorso anno i tempi erano più brevi per tornare a casa – commentano le due studentesse di Oltre il Colle –, quest'anno invece capita spesso che rinunciamo ai mezzi pubblici per chiamare i genitori oppure fare l'autostop da Serina. Non sappiamo mai con certezza l'ora esatta in cui arriveremo a casa. Consideriamo poi che non abbiamo pranzato e c'è lo studio per le materie del giorno successivo».
La situazione non migliora in Alta Valle Brembana, dove chi deve tornare a Cusio deve aspettare a un'ora la coincidenza, persa magari per pochi minuti. A spiegarci la situazione è Mattia Rizzi, residente nel piccolo paese in Alta Valle: «I tempi si sono dilatati parecchio rispetto agli scorsi anni – afferma Rizzi –, sono in quinta liceo, ma non ho mai avuto disagi così pesanti, è difficile con questi tempi conciliare lo studio pomeridiano». Non sono a casa prima delle 3 e mezza del pomeriggio invece gli studenti di Dossena: «La mattina arriviamo a scuola attorno alle 8,15 – dice Walter Balicco –, mentre il pomeriggio che si finisca alle 12,10 oppure alle 13,10 è indifferente, c'è un solo pullman che sale in paese poco dopo le 14».
«La situazione è piuttosto critica – evidenzia Oreste Imperato, vicepreside del Turoldo –, avevamo già discusso con Provincia e società di trasporto la problematica, ricevendo delle rassicurazioni in merito. Ora torneremo a sollecitare chi di competenza per sistemare al più presto la situazione. Non possiamo accettare che parecchi studenti arrivino continuamente in ritardo la mattina o chiedano il permesso di terminare prima le lezioni. Porterebbe indubbi benefici l'apertura del nuovo tratto di Ambria-Camanghè, si risparmierebbero diversi minuti».

L'Eco di Bergamo