Nel paese oltralpe famiglie Carminati, Busi, Musitelli e Pesenti. Il vicesindaco: «Tanti legami, oriundi entusiasti 'iniziativa. Brembilla si gemellerà con il paese francese di Nantua, nel dipartimento dell'Ain (regione Rodano-Alpi). Un gemellaggio sulle orme degli emigranti brembillesi che, soprattutto nel periodo tra le due guerre, raggiunsero la terra poco oltre il confine svizzero alla ricerca di lavoro. I primi contatti tra le due amministrazioni sono già avvenuti e il Consiglio comunale ha già approvato, all'unanimità, il regolamento per costituire la commissione che dovrà portare al gemellaggio ufficiale tra i due paesi.

«Da tempo – spiega il vicesindaco di Brembilla Giovanni Salvi, studioso di storia locale – stavamo pensando
a un gemellaggio. Il primo passo da compiere in tal senso è l'individuazione della città. La fortuna ha voluto che incontrassi il sindaco di Nantua, cittadina francese del dipartimento dell'Ain e subito ho compreso che era una candidata ideale». Tanti, infatti, sono i legami tra i due paesi, a iniziare dall'emigrazione. Oggi, a Nantua, che sorge sull'omonimo lago, vivono i discendenti di famiglie Carminati (il sindaco stesso si chiama Jean-Pierre Carminati), Busi, Locatelli, Musitelli, Pellegrinelli, Pesenti, Sonzogni, ma anche Vanotti, Salvi, Masnada e Valceschini, tutti cognomi provenienti dalla Valle Brembilla (e molti di loro sono ancora iscritti al registro degli italiani residenti all'estero, ovvero mantengono la doppia cittadinanza).

«Nantua ha le stesse dimensioni di Brembilla, circa 4.000 abitanti – prosegue Salvi – anche se è più importante
in quanto sede di una sottoprefettura e di altre istituzioni sovraccomunali, in virtù della sua posizione geografica, punto di passaggio obbligato lungo la tra Ginevra e Lione e sulla direttrice Milano-Parigi. Si trova come Brembilla in una zona di media montagna tra i rilievi dello Jura, è comoda da raggiungere e ciò faciliterà non solo il gemellaggio, ma anche la sua durata nel tempo. Dista 432 chilometri da Brembilla, per il 95% in autostrada, per cui si comodamente in cinque ore di viaggio. Senza contare che l'anno prossimo sarà possibile arrivarci anche in Tgv, con stazione a cinque chilometri di distanza».

«Come Brembilla ha un forte polo produttivo di circa 2.000 posto nel distretto francese della plastica (la cosiddetta Plastic Valley) – prosegue il vicesindaco – e lo stesso sindaco è un imprenditore del ramo. E poi sono tanti gli oriundi: il sindaco di Nantua è figlio di un Carminati originario di e di una Musitelli originaria di Bura di Gerosa. E la prospettiva del gemellaggio ha già messo in fibrillazione la comunità bergamasca della zona».

«Due dei caduti civili di Brembilla nella Seconda guerra mondiale – continua il vicesindaco – sono presenti sia
sul monumento di Brembilla sia su quello di Nantua, perché nati a Brembilla ma residenti a Nantua». Dopo lettere
d'intenti, una visita a Brembilla di una delegazione del Comune di Nantua e il viaggio nel paese francese di una delegazione di Brembilla (con visita al museo sulla Resistenza, alla mediateca e alla chiesa abbaziale) a inizio aprile, si è deciso di arrivare al gemellaggio vero e proprio. E, dopo la costituzione della commissione, sono già stati fissati gli altri appuntamenti: entro il primo settembre la presentazione della domanda all'Unione europea ed entro l'estate 2011 gli incontri tra le due comunità.

L'Eco di

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