Brembilla – Obiettivo: ridurre le emissioni di Co2 di almeno il 20% entro il 2020, ovvero produrre almeno 6.008 tonnellate di anidride carbonica in meno. È quanto si prefigge il Piano d'azione per l'energia sostenibile (Paes) approvato, all'unanimità, nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di . Il Piano rientro nel più ampio Patto dei sindaci, voluto dall'Unione europea per la riduzione delle emissioni di Co2. Trentasei gli interventi previsti dal Piano che dovranno essere prima approvati dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), quindi finanziati dall'Unione europea: complessivamente sono previsti interventi per un milione e 147 mila euro, dalla posa di pannelli fotovoltaici sugli edifici al rifacimento 'illuminazione, dalla riqualificazione degli alla sostituzione del parco auto comunale.

Il tutto con l'obiettivo di ridurre i consumi di Co2, risparmiando energia o attivando fonti di energia pulita, dal fotovoltaico alle biomasse. Il Piano, illustrato in Consiglio comunale da Antonello Pezzini, componente del comitato che a Bruxelles sta seguendo il Patto dei sindaci, è partito dall'analisi della situazione energetica nel 2005 di Brembilla: a quella data il fabbisogno energetico del paese era di 111 mila 718 megawattora, per oltre il 50% legato all'industria. Di tale fabbisogno, peraltro, il 35% è fornito dall'energia elettrica, il 25% dal gas metano e il 21% (dato particolarmente alto) da biomassa. Un fabbisogno che, nel 2005, ha prodotto 30.041 tonnellate di Co2. Il Piano, quindi, descrive nei dettagli i 36 interventi previsti per la riduzione delle emissioni.

Sugli edifici pubblici, per esempio, a partire dal municipio: si prevede l'installazione di un isolamento termico interno in parete e sul tetto, la sostituzione degli infissi e dell'impianto di riscaldamento con una caldaia a condensazione. L'intervento costerà 95 mila euro e, nell'arco di 11 anni, consentirà un risparmio energetico di 99 chilowattora, quindi di 8.445 euro all'anno e l'abbattimento di 20 mila chilogrammi di Co2 all'anno.

Analoghi interventi sono previsti su altri edifici pubblici, quindi si punta a riqualificare l'illuminazione pubblica, alla posa di pannelli fotovoltaici e al coinvolgimento dei privati sempre per iniziative di risparmio energetico. Tra questi, per esempio, anche un mini parco al Castello della Regina (la tra Sant'Antonio Abbandonato e la Forcella di Bura). «Si cercherà di installare una potenza di 20 chilowattora, con funzionamento per almeno 4.000 ore all'anno», si legge nel Piano. Il parco avrà un costo di 200 mila euro e consentirà entrate di 24 mila euro all'anno, con un risparmio energetico di 80 mila chilowattora l'anno.

L'Eco di Bergamo

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