Via libera, dal Consiglio comunale di Brembilla, sempre con voto unanime, anche al piano casa della che, per 18 mesi, consentirà ampliamenti agli edifici in deroga agli strumenti urbanistici (fino al 20% per unifamiliari o bifamiliari). Con alcune modifiche, però, consentite dalla legge, su ampliamenti in altezza, distanze da altri edifici e riduzione oneri. «La deroga, come prescrive la legge – ha detto l'architetto Maurizio Torriani, consulente del Comune – non si applicherà ai centri storici o anche per edifici isolati ma di valore storico. Il Comune, quindi, ha deciso di far rispettare anche le distanze dai confini delle altre proprietà, per evitare contenziosi futuri, e di limitare gli ampliamenti in rialzo a un piano che, peraltro, dovrà essere mansardato. Infine non sarà applicata la riduzione degli oneri di urbanizzazione, essendo la legge già un vantaggio oggettivo».

D'accordo sulla legge la minoranza che, però, avrebbe preferito un'applicazione senza restrizioni, in particolare sugli oneri. «La legge serviva per rimettere in moto il mercato – ha detto Claudio Salvi – e doveva aiutare la gente». «Togliendo anche gli oneri si sarebbe dato un segnale in più alla gente», ha aggiunto Busi. «Non c'è nessuna volontà di fare cassa, anche perché si parla di pochi soldi – ha risposto il sindaco – ma è solo una questione di equità. La deroga dura 18 mesi: non vorremmo che qualcuno oggi non pagasse gli oneri e, il vicino di casa, terminata la validità della legge, invece, debba pagarli. Le cifre in gioco, peraltro, non sono tali da disincentivare gli interventi». Sempre in Consiglio comunale sono stati approvati all'unanimità i criteri per le autorizzazioni alle medie strutture di vendita commerciali (dai 150 ai 1.500 metri quadrati). I nuovi negozi dovranno realizzare parcheggi pubblici per il 75% della superficie di vendita, e se impossibilitati per motivi di spazio, saranno obbligati a versare il corrispettivo in denaro al Comune, fino a un massimo del 50% 'intervento, fondi che l'Amministrazione utilizzerà per realizzare posti auto altrove. Il consigliere della minoranza Busi avrebbe preferito la completa realizzazione dei parcheggi, evitando la monetizzazione. «Si è deciso per una soluzione di compromesso – ha risposto l'assessore Zambelli – viste le caratteristiche del territorio di e la difficoltà a realizzare parcheggi». Infine il Consiglio ha accolto con favore la futura realizzazione di un «mini centro commerciale» in zona piazzale del Volontariato, per via del trasferimento della «Coop» e del panificio Rossoni in un'unica sede.

L'Eco di Bergamo

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