Brembilla, frana a Garateno, fondi regionali per la bonifica
Senza categoria Articolo letto da 653 utenti - Pubblicato il 20 Dicembre 2009Brembilla – La terra torna a muoversi a brembilla. Giovedì mattina si è verificato un cedimento del terreno in località Garateno, a pochi metri di distanza dal luogo in cui già nel 2002 c'era stata una frana di grosse dimensioni. Garateno rientra in una delle zone classificate a rischio idrogeologico sul territorio di Brembilla. Il distacco è avvenuto a metà strada sul percorso che collega Cadelfoglia al nucleo di Garateno, all'altezza di un tornante.
«Si pensa possa essersi staccata verso le 5 del mattino – spiega il tecnico comunale, che ha seguito le indagini sul fronte frana –. La strada è ancora percorribile ma rimane tuttavia il pericolo che possa essere maggiormente coinvolta, per questo è intervenuto anche il tecnico dei servizi territoriali Ster (l'ex Genio civile, ndr), che ha fatto un sopralluogo e ha disposto un intervento di emergenza-urgenza con un contributo di 50 mila euro per la sistemazione della frana. Il volume del materiale scivolato a valle è di circa 800-900 metri cubi di materiale, prevalentemente terriccio. Sul posto sono sopraggiunti anche gli operai dell'Enel e della Telecom perché il movimento ha interessato due pali per la fornitura dei servizi in contrada: i tecnici hanno provveduto a spostare temporaneamente il percorso dei cavi per continuare a mantenere servita la zona».
Le due località contano circa 200 abitanti che, senza strada, sarebbero costretti a raggiungere a piedi l'abitazione. Fortunatamente il transito è garantito perché il tornante è piuttosto largo e al momento non sembra opportuno chiudere la strada. L'ufficio tecnico sta valutando le modalità dell'intervento che è stato affidato all'impresa Salvi di Brembilla e che durerà almeno un mese e mezzo, con pausa natalizia più che altro per la chiusura per festività delle aziende che realizzano i materiali occorrenti. «Non si fermeranno invece le opere di bonifica sulla frana – continua il tecnico –. Si pensa alla probabile realizzazione di un muro di sostegno con rimodellamento del pendio ma si valuterà anche se mettere dei tiranti».
L'Eco di bergamo
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