Chiesa di Santa Lucia a Branzi, 12 figli e da mezzo secolo custode della chiesetta
Doppia festa domani alla Gardata di Branzi. Alla Messa delle 20 in onore alla Madonna della Neve nella chiesina a lei dedicata, si unirà la festa per i 95 anni della custode Irene Pedretti. Uniti come le candeline che ogni anno aumentano sulla torta di compleanno, si stringeranno attorno a lei i 12 figli, i 25 nipoti, tra cui don Alberto Monaci, sacerdote da due anni e padre spirituale del biennio in Seminario, e i 19 pronipoti. Per la festa di Irene ci sarà anche un omaggio floreale offerto dai numerosi figli: 95 rose orneranno, infatti, la chiesina da lei sempre accudita. «Mamma Irene è nata il 17 agosto del 1912 e da oltre cinquant'anni si dedica alla cura della chiesa dedicata alla Madonna della Neve – spiega la seconda figlia, Angelina –. Come regalo di compleanno ha sempre gradito che si donassero fiori in occasione della festa del 5 agosto».  

Un compleanno, quindi, da sempre anticipato al giorno della festa in onore alla «sua» chiesa. L'edificio religioso, infatti, può essere considerato la sua seconda casa. «In questi anni, la mamma si è data da fare per il rifacimento del tetto, grazie anche ai volontari e al contributo del Comune – prosegue la figlia –. In seguito ha dato la sua disponibilità per l'intonacatura e il restauro della pala d'altare tramite la vendita di lavoretti di lana cuciti da lei e altre della contrada ed esposti in una bancarella il giorno della festa della Madonna». Irene si è sposata con Lodovico Monaci, è sempre stata impegnata per gli altri, legata alla sua terra e alla Chiesa di Branzi. Oltre a prendersi cura dei figli, ha sempre lavorato come contadina ed è stata sostenuta dalla fede. Un traguardo, quello dei 95 anni, raggiunto dalla nonnina in ottima forma. «Ha sempre goduto di discreta salute – aggiunge Angelina –, anche se il suo handicap è sempre stato la vista».

Irene, infatti, è stata colpita da giovane dalla «febbre spagnola» e ora distingue le persone dall'ombra, ma le riconosce senza errore dalla voce. Un'operosità e una forza d'animo che, nonostante l'età, si fanno sentire ancora oggi, visto che Irene dimostra grande lucidità: forse sono i suoi ingredienti di lunga vita. Oggi, dunque, la festa nella chiesina della Gardata di Branzi: per l'occasione la celebrazione della Messa sarà presieduta dal nipote don Alberto Monaci, mentre alla pianola accompagnerà il canto il nipote Marco.

Eleonora Arizzi – L'Eco di 4Agosto 2007

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