Bergamo, crollo immobiliare
Senza categoria Articolo letto da 1.092 utenti - Pubblicato il 9 Gennaio 2011I dati statistici pubblicati all'inizio dell'anno dalla Camera di commercio indicano che nel 2009 si è assistito ad una brusca battuta d'arresto delle «attività immobiliari» nella provincia di bergamo. Le 3.534 società di capitale operanti nel settore hanno visto un calo di fatturato del 24,2%, da una media di 454.270 Euro del 2008 ai 344.377 del 2009. «Si tratta di dati parziali, considerando che nel settore operano molte società di persone e ditte individuali che non depositano i bilanci – commenta Giuliano Olivati, presidente provinciale Fiaip bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali -mal'indicazione statistica della Camera di Commercio è chiara: nel 2009 anche a Bergamo il settore immobiliare ha impattato contro lo tsunami della crisi mondiale del real estate.
È stato il nostro “annus horribilis”, quello in cui non si riusciva a colmare il gap tra domanda, e offerta. In tre anni, dalla crisi dei mutui subprime del 2007 ad oggi, i valori immobiliari si sono ridotti in media del 20%, con picchi del 30%, e molti proprietari immobiliari sono rimasti paralizzati, congelando il prezzo in attesa di tempi migliori».
«Solo nel 2010 – prosegue Olivati – ci si è resi conto che le “vacche grasse” non sarebbero tornate presto, e i proprietari hanno cominciato a metabolizzare il plafonamento dei valori, abbassando i prezzi richiesti o rendendo più elastiche le trattative, per cui il mercato ha ricominciato timidamente a fluidificarsi. Del resto – conclude il presidente Fiaip Bergamo – anche al netto della crisi, i valori immobiliari sono almeno raddoppiati in 10 anni, complice anche l'introduzione dell'Euro. L'immobile che si vendeva nel 2000 a 100 milioni di lire oggi vale almeno 100 mila Euro, segno che il caro vecchio mattone non tradisce mai. Il bene immobile, rileva l'Osservatorio Fiaip Bergamo, si rivaluta regolarmente considerando un ciclo decennale, e frutta un reddito diretto se dato in locazione, o indiretto se abitato dal proprietario che risparmia così l'affitto. Non esiste altro investimento al mondo con simili performance».
Il Giornale di Bergamo
2 Risposta a “Bergamo, crollo immobiliare”
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Inserito il 11 Gennaio 2011 alle ore 08:18 GMT+0100
Per quanto riguarda l’Italia l’investimento immobiliare resta sicuramente uno dei più concreti essendo il nostro un paese di estensione limitata e in molte zone non adatto per edificare, altro discorso va fatto se si parla del mercato mondiale dove abbiamo molti esempi di veri e propri crolli di prezzi causati spesso da strategie edilizie sbagliate e poco lungimiranti.
Inserito il 11 Gennaio 2011 alle ore 18:47 GMT+0100
Interessi toscani in Valle Brembana?