Carona – Gli alberi ancora al centro 'attenzione a Carona dopo che turisti, residenti e il gruppo Orobievive hanno segnalato il taglio massiccio di alberi in un bosco di fronte al paese brembano. Ora un'ordinanza del sindaco e un bando. Nell'ordinanza si segnala che «le cattive condizioni meteo di luglio e agosto hanno causato danni soprattutto agli alberi, determinando in alcuni casi una situazione di instabilità» che può «costituire pericolo per l'incolumità di cittadini, e danno per beni mobili ed immobili». Il sindaco ha ordinato ai proprietari dei terreni interessati «la rimozione nel più breve tempo possibile di piante che possano cadere su strade, parcheggi, marciapiedi». Donadoni di Orobievive sottolinea che «la ragione dell'ordinanza pare sia legata alla caduta di un albero sulla pista di fondo a seguito di raffiche di vento nella notte.

Nessun danno alle persone, ma lo schianto è stato assunto come prova della pericolosità degli alberi vicino a strade e luoghi frequentati. L'effetto dell'ordinanza sui destinatari proprietari dei fondi limitrofi è stato quello di prenderla alla lettera e di effettuare un massiccio taglio di alberi anche sani. Si noti che siamo in zona sotto vincolo idrogeologico e in Parco bergamasche». Sempre sul fronte taglio del bosco è stata pubblicata una manifestazione d'interesse per l'acquisto di due lotti boschivi posti in località Costa Pizzo Vacca, «per un quantitativo presunto di 800 metri cubi di legname di abete rosso e larice derivanti da taglio di maturità ordinario, taglio di recupero di schianti da vento e taglio di carattere fitosanitario» da effettuare «sulla scorta di un progetto di taglio redatto in conformità alla normativa forestale». Il bando è rivolto ad imprese boschive, iscritte all'albo regionale, che possono presentare domanda entro il 15 agosto.

Anche su questo provvedimento Orobievive fa notare che è stato indetto un concorso senza una base d'asta pubblica. Inoltre «fermo restando l'invito al Corpo forestale di Stato per i sopralluoghi di rito prima del taglio al fine di verificare la veridicità delle motivazioni addotte, ci si chiede se l'amministrazione comunale, invece di fare cassa abbattendo un patrimonio boschivo abbia valutato, previa le necessarie verifiche di carattere forestale, la possibilità di vendere non gli alberi in piedi ma i crediti di assorbimento di carbonio forniti da queste piante». Interpellato, il sindaco Giovanni Alberto Bianchi preferisce non rispondere ad alcuna domanda né su bando né sull'ordinanza.

Laura Arnoldi – L'Eco di Bergamo

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