Averara recupera una casera per gli escursionisti
Senza categoria Articolo letto da 951 utenti - Pubblicato il 6 Luglio 2012Averara – «È un paradiso mai sfruttato», lo definisce così il sindaco Mauro Egman. Si tratta della zona d'alpeggio Cantedoldo, a 1.500 metri d'altitudine ad averara. Di recente l'Amministrazione ha dato il via al recupero di una casera comunale. L'edificio diventerà una baita per gli escursionisti e a fianco sorgerà un'altra struttura, più piccola, per permettere agli alpeggiatori la rivendita dei loro prodotti. «La baita sorgerà dal rudere di una casera, interamente in pietra locale e con tutta probabilità cavata nel luogo – spiega Egman – e ha una superficie pari a circa 60 metri quadrati. A fianco è prevista la realizzazione di un piccolo ampliamento di circa 19 metri quadrati per l'alloggiamento, una zona di servizio con un bagno e un ripostiglio».
La zona Cantedoldo è accessibile attraverso un sentiero che, salendo dalla frazione Costa, raggiunge Ca' San Marco, o dalla frazione Valmoresca con una strada agrosilvopastorale che raggiunge un'altra casera nell'alpe. I materiali proposti per il restauro rispecchiano le tecniche costruttive tipiche per immobili della zone e si inseriscono in modo armonioso nell'ambiente. «Si prevede l'utilizzo, per quanto possibile, della pietra, con l'introduzione di nuovi materiali ispirati ai criteri della bioedilizia», spiega il progettista, Walter milesi di olmo al brembo. «Il recupero è pensato in particolare per i ragazzi e le famiglie che vogliono conoscere e poter vedere da vicino la vita d'alpeggio – conclude Egman -. Oltre alla presenza di turisti, la baita porterà in paese anche nuovi posti di lavoro per la sua gestione». I lavori dovrebbero terminare entro ottobre.
L'Eco di bergamo
Scrivi il tuo Commento
You must be logged in to post a comment.