Zogno – È stato aperto il primo cantiere per la futura variante in galleria di . Impegnata nei lavori, però, non l'impresa vincitrice 'appalto e quindi incaricata di realizzare i tunnel, ovvero l'Itinera di Tortona (Alessandria), ma la Snam di Milano: da alcuni giorni sta lavorando per lo spostamento delle condotte del metano, in località e accanto all'ex strada statale, all'altezza di via Antonio Locatelli. Qui, infatti, sarà realizzata la rotonda che, per chi arriverà da , si incontrerà prima di entrare nella galleria.

Le condotte, circa 400 metri sull'ex sedime ferroviario, dovranno essere spostate di alcuni metri verso il . I lavori sono stati affidati da Snam all'impresa «Bianchi costruzioni» di Ballabio, nel Lecchese, e dovrebbero concludersi entro fine novembre. Poco a nord delle in località Grotte delle Meraviglie, quindi, sorgerà la rotatoria non prevista nel progetto iniziale della variante. Nelle ultime modifiche al progetto, inoltre, sono state diminuite le pendenze della variante. Il rondò ha ridotto i ma probabilmente contribuirà a rallentare il traffico. La Provincia, peraltro, sta valutando una nuova soluzione viaria per oltrepassare la galleria del Paiana: l'idea è quella di utilizzare il tratto d'ex statale che passa in galleria solo per la discesa verso Bergamo, sfruttando, invece, per i mezzi in , la strada (sull'ex sedime ferroviario) che già ora bypassa la galleria. Naturalmente con gli opportuni lavori di sistemazione.

«Un intervento che sarà da valutare – dice il dirigente del settore Viabilità della Provincia Renato Stilliti – e che, eventualmente, sarà realizzato solo a conclusione dei lavori della variante. A meno che, in corso d'opera, si trovino ulteriori fondi oltre a quelli già a disposizione». Nel frattempo sono stati rinviati i lavori per il disboscamento dei tratti previsti a cielo aperto della variante, intervento preliminare al cantiere in galleria. Previsti entro fine luglio dovrebbero iniziare tra fine agosto e settembre.

«L'impresa Itinera – continua Stilliti – per i lavori di disboscamento aveva cercato un'impresa locale, ma non è stata trovata. Così si è rivolta a una ditta di Milano. È arrivata la richiesta di autorizzazione al subappalto ed entro questa settimana dovremmo concederla. Quindi si potrà aprire il cantiere».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo