Rovesci e temporali interessano le Centrali e Orientali, accompagnati da un poderoso calo termico che ha portato la neve in quota. Il raffreddamento è risultato molto più accentuato oltre confine, sui versanti esteri, ove è rimasta intrappolata la parte maggiore 'aria fredda nord-atlantica.

Dopo l'intensa fase di caldo, la maggiore di tutta l'estate, ecco che le temperature sono improvvisamente calate in , come conseguenza dell'intrusione d'aria relativamente fredda nord-atlantica al seguito di un impulso frontale transitato sull'.

Gran parte dell'aria fredda è rimasta appena a nord del confine e non è infatti stata in grado di oltrepassare la barriera alpina: i cali termici in quota, nell'arco di meno di 24 ore, hanno superato i 15 gradi, anche se la situazione attuale è decisamente più consona alla normale stagionale rispetto agli eccessi di caldo degli ultimi 10 giorni. In Svizzera, sulla parte molto vicina ai confini lombardi di Madesimo, la neve è caduta a quote abbastanza basse per il periodo, attecchendo fino ai 1500 metri d'altezza.

Molto più ammorbidite le conseguenze sui versanti alpini italiani, anche se nelle zone vicine al confine la neve è caduta attorno ai 1800-2000 metri, specie sulle Alpi Lombarde: straordinari gli scenari offerti dal Passo dello Stelvio, che appare ben imbiancato. In qualche caso la neve è caduta con intensità notevole, da bufera: Il Passo dello Spluga è stato chiuso per neve, con obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve montati.

Meteogiornale

 

Sulle Alpi imbiancata con grandine al 2220 m