Priorità al condominio Alben di Oltre il Colle in provincia di per lo smaltimento dell'amianto. E' quanto spiega un articolo del Sole 24Ore scritto da Andrea Ballone e dedicato ai luoghi dell'amianto dimenticato in Lombardia. Condomomini, ospedali, capannoni, persino palestre, scuole e centri anziani. In Lombardia, complessivamente, ci sono 44.004 siti con presenza di amianto, di cui 1.663 di amianto friabile. Di questi 28.061 sono ancora da bonificare, 8.566 in fase di bonifica e 7.377 già bonificati, in crescita del 50% sul 2008. E secondo l'ultimo piano regionale (Pral 2009) sarebbero 62 i siti pubblici con priorità di intervento con bonifica.

L'obiettivo è ripulire completamente la Lombardia, e anche per questo si sta lavorando a una modifica della legge regionale, che porti all'apertura di discariche e ospedali per cure palliative per quanti hanno contratto malattie legate all'amianto, in primis il mesotelioma. I firmatari della proposta, il cui iter è iniziato in questi giorni,sono tre consiglieri della provincia di Pavia, Giuseppe Villani, Vittorio Pesato e Angelo Ciocca, con i leghisti Cesare Bossetti e Claudio Bottari. Ci saranno poi incentivi per i privati che devono provvedere alla denuncia e allo smaltimento. Si darà inoltre priorità agli interventi regionali ai comuni che richiedono sostegno per il ripristino di strutture a funzione pubblica che necessitano di bonifica. Oltre a una massiccia campagna informativa, l'obiettivo della legge è incentivare nuove discariche per lo smaltimento.

Al momento l'unica presente in Lombardia è a Cavriana in provincia di Mantova, che in 3 anni si è saturata. È stata quindi rilasciata l'autorizzazione alla Profacta a Brescia per realizzarne una nuova dalle dimensioni limitate (80mila mc) a Brescia. Altri 6 impianti tra Brescia, Cremona e Bergamo attendono il via. Da questi passa il futuro delle politiche sull'amianto regionali, che non riguardano solo i privati cittadini, ma anche diversi enti pubblici. Nel testo della futura legge si assegna “priorità di bonifica e di intervento” a 62 siti di proprietà pubblica. Un punteggio a ognuno di loro è stato assegnato in base a canoni che tengono conto della friabilità, della pieghevolezza delle strutture, del loro posizionamento e del tipo di edificio. Ad oggi il costo dello smaltimento di questo tipo di materiale oscilla tra i 15 e 20 euro al metro cubo. In futuro, con l'apertura delle discariche si auspica una diminuzione, anche se al momento, spiegano in regione, «non è possibile quantificarla». Per il primo firmatario della legge, il consigliere Pd Giuseppe Villani, «di sicuro c'è che entro il 2016 vanno bonificati i siti pericolosi e inquinanti. Oltre alle bonifiche è necessario introdurre interventi di monitoraggio da parte dell'Asl».

Si partirà dai siti ai quali la legge assegna interesse prioritario. Il primo è il condominio Alben di Oltre il colle in provincia di Bergamo. Ma ci sono anche ospedali, come il Salvini-Corberi di Limbiate o quello di Garbagnate. Guida la classifica sesto San Giovanni con nove siti, seguita da Varese con quattro e Broni con tre. Sono compresi nell'elenco scuole, palestre, ospedali e centri anziani.

I dati della regione sono stati raccolti attraverso la collaborazione con l'Arpa. Si è utilizzato il metodo dei questionari inviati alle famiglie tramite le Asl, ma anche quello del fotorilevamento dall'alto. Non è stato un rilevamento semplice, dal momento che il materiale, fuorilegge dal 1992, è stato utilizzato non solo per le coperture. Si trova nei tubi e nelle condutture, negli isolanti utilizzati per la coibentazione, nel linoleum, nei pannelli acustici, nei componenti per giunti e nelle lastre di cemento amianto. In Lombardia sta per essere avviata un'opera impegnativa, che richiederà risorse. Al momento i promotori della legge chiedono che per il prossimo anno i contributi rimangano invariati, e li quantificano in 1,5 milioni.

«Dobbiamo essere autosufficienti a livello regionale – dice l'assessore al Territorio Daniele Belotti –. È necessario ci siano impianti sufficienti per lo smaltimento entro il il 2015. Della copertura finanziaria della legge se ne discuterà in consiglio».

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