Su un altro fronte, quello dei formaggi, e Bergamasca, nella fattispecie la , stanno provando a collaborare. C'è ancora un buon percorso da compiere ma si cammina per concretizzare il progetto caseario «I formaggi principi delle » di cui dovrebbero essere protagonisti innanzitutto il Formai de Mut della Brembana e il Bitto storico. Il tutto è partito da un'idea nata e dibattuta a un convegno alla Fiera di San Matteo di Branzi a fine settembre dello scorso anno. A discuterne alcuni produttori delle due eccellenze casearie per le quali si punta all'incremento della qualificazione produttiva, che peraltro è già di alto livello, e soprattutto alla tutela e alla promozione dei prodotti.

«Si sta lavorando al progetto – dice Francesco Maroni, presidente della Fiera di San Matteo – cui si è posto mano già all'indomani della fiera, con discrezione per crearne presupposti e basi certe sulle quali impostare un discorso serio ed efficace ai fini degli obiettivi che noi brembani e gli amici valtellinesi ci siamo proposti. Si lavora sul binomio enogastronomia-turismo che correttamente praticato è determinante per lo sviluppo e prima ancora il rilancio della , le Orobie che uniscono le due vallate e sulle quali operano i nostri allevatori e produttori».

«Si può dire che stiamo muovendo con attenzione i primi passi – continua Maroni – partecipando insieme ad appuntamenti caseari a carattere tecnico e a incontri informali per un confronto costante sulle idee». E conclude: «Ripeto, stiamo procedendo nella massima discrezione perché non vogliamo fare passi falsi, ma posso precisare che la redazione del progetto sta camminando con prospettive di concretizzazione per il prossimo autunno, chiaramente in occasione della Fiera di San Matteo».

L'Eco di