San Pellegrino Terme – Lamentele e perplessità. Gli albergatori di San Pellegrino, all'indomani 'annuncio del nuovo progetto sulle terme (previste nell'ex hotel Milano), non risparmiano al le critiche su come sia stata gestita l'operazione di rilancio in questi cinque anni. Il presidente degli Giorgio Zilli sottolinea subito la necessità di affiancare alle terme anche un albergo nuovo, non previsto, per ora da Percassi: «Piuttosto che nella posizione in cui erano previste inizialmente – dice Scanzi – negli antichi portici. Ma contemporaneamente servirà un albergo di livello. Non penso che alle terme verranno solo pendolari. A mio parere qualche breve soggiorno ci sarà comunque. E, quindi, serve un hotel annesso alle terme».

«Diversamente San Pellegrino risulterà sottodimensionato per posti letto alberghieri (oggi sono aperti solo cinque hotel) – prosegue ancora Zilli –. Con il nuovo teatro del casinò, inoltre, è ipotizzabile che ritornino congressi e feste nuziali, anche da fuori provincia considerando la forza di attrazione di una location del genere. Ma oggi San Pellegrino non ha una ricettività sufficiente». «Scettico sia sulle terme sia sul dopo», si dichiara Luigi dell'hotel Bigio: «Speriamo sia la volta buona, almeno per le terme, poi l'albergo verrà di conseguenza».

Aggiunge Paolo Scanzi, dell'albergo Centrale: «Nel 2007, quando venne presentato il progetto faraonico – dice – sembrava tutto pronto e chi era arretrato e doveva adeguarsi eravamo noi operatori della : dovevamo imparare l'inglese, avevamo strutture vecchie e pochi posti letto. Dovevamo fare investimenti. Fortunatamente quasi nessuno li ha fatti, altrimenti oggi si sarebbe trovato con attorno il deserto. E l'assenza delle terme in questi cinque anni ha azzerato il commercio della nostra cittadina. Quelle promesse sono rimaste un sogno».

«Servono impegni precisi»
Critico anche il gruppo di minoranza «Uniti per cambiare». «Nutriamo ancora molte perplessità su quanto annunciato – dice Raffaella Sonzogni –. Innanzitutto, dopo cinque anni di attesa, sarebbe stato più serio venire in Consiglio comunale e presentare i nuovi impegni con tempi, modalità e fideiussioni precise. Ora basta parole, servono impegni e fatti concreti». «E rispetto agli accordi ora il gruppo Percassi spenderà molto meno – continua Sonzogni –. Per la costruzione delle terme otto milioni saranno messi dalla Regione e gli altri otto dal Comune». Soldi, quelli della Regione, che arriveranno a opera finita mentre il Comune, in realtà, non verserà otto milioni: non farà però pagare, al gruppo Percassi, oneri di urbanizzazione per il centro residenziale, cederà l'area del Paradiso e l'ex hotel Vetta e sconterà sempre a Percassi alcuni anni di canone d'affitto delle terme. Nel frattempo l'amministrazione comunale incontrerà i cittadini illustrando l'attività del 2011, il 27 gennaio, alle 20,30, in sala consiliare. Mentre il 31 gennaio è fissato il Consiglio comunale chiesto dalle minoranze.

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di