Al Parco dei Colli cacciatori ecologici contro i cinghiali
Senza categoria Articolo letto da 985 utenti - Pubblicato il 9 Aprile 2011Cacciatori in azione dalla prossima settimana nella riserva della Valle del Giongo: saranno una ventina e si muoveranno in coppia per eradicare i cinghiali che, oltre a creare notevoli danni al territorio, hanno un forte impatto su diverse specie animali e vegetali. È l'obiettivo del corso per operatore faunistico volontario, organizzato dal Parco dei Colli con l'intento di formare un gruppo di cacciatori che per i prossimi due anni saranno impegnati ad abbattere i cinghiali presenti sui 600 ettari della Valle del Giongo. Il corso «La presenza dei cinghiali, comparsi nel parco solamente negli ultimi anni, sta creando notevoli danni agli ecosistemi – ha spiegato Gianluigi Cortinovis, presidente del Parco – impattando notevolmente su numerose specie animali e vegetali.
L'elevata prolificità del cinghiale rende l'intervento urgente e necessario anche nell'ottica di prevenire futuri danni alle attività agricole». Al corso, organizzato secondo le indicazioni dell'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), hanno partecipato una ventina di cacciatori, per lo più dei Comuni consorziati o limitrofi al Parco. Dopo le lezioni in aula e una prova pratica di tiro al poligono, e aver superato gli esami finali, i cacciatori hanno conseguito la qualifica di «operatore faunistico», potendo così dare la caccia ai 50-80 cinghiali che, secondo una stima fatta lo scorso anno dalla polizia provinciale, si aggirano nella Valle del Giongo.
Una sinergia tra cacciatori, Comuni, Provincia e Parco con l'intento di salvaguardare la biodiversità del territorio che non ha precedenti in Lombardia. «Siamo i primi ad aver avviato questa sperimentazione – ha aggiunto Giancarlo Bosio, dirigente del settore Caccia e pesca della Provincia –. È motivo di grande orgoglio aver avviato questo intervento, che qualifica anche il mondo venatorio». «Scelta coraggiosa», l'ha definita l'assessore provinciale a Caccia e Pesca Alessandro Cottini. «I cinghiali – ha affermato Cottini – non sono una risorsa, bensì un problema di carattere provinciale che riguarda sia i cittadini sia le amministrazioni pubbliche. Il Parco ha dato dimostrazione di lungimiranza e di apertura verso la società e verso i cacciatori, trovando insieme una soluzione al problema dei cinghiali». La scorsa settimana la Provincia ha peraltro deliberato di ampliare i confini dell'area in cui è prevista l'eradicazione, per consentire l'abbattimento dei cinghiali anche in una fascia al confine con la riserva.
L'Eco di bergamo di Gabriella Pellegrini
Il Cinghiale in Valle Brembana e sulle Prealpi Orobiche
2 Risposta a “Al Parco dei Colli cacciatori ecologici contro i cinghiali”
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Inserito il 12 Aprile 2013 alle ore 20:59 GMT+0100
Salve a tutti, volevo chiedere se qualcuno mi può dire come fare per entrare a far parte dei cacciatori ecologici per tenere sotto controllo le popolazioni di cinghiali nel parco dei colli
Inserito il 14 Aprile 2013 alle ore 20:47 GMT+0100
A parte il fatto che non esistono “cacciatori ecologici”, come sono definiti nell’articolo e come li definisce lei, ma eventualmente cacciatori autorizzati che si chiamano “operatori faunistici autorizzati all’eradicazione del cinghiale nel Parco dei Colli”.
Il Parco ha fatto un paio di corsi, in questi ultimi due anni, per formare questi operatori, e oggi il gruppo conta circa 50 unità. Non mi risulta che il Parco dei Colli sia intenzionato a fare nuovi corsi e inserire nuove figure visto e considerato che il controllo del cinghiale oggi avviene con successo. Non ci sono infatti grossi danni all’interno e all’esterno del Parco. Se comunque vuole ulteriori delucidazioni può rivolgersi direttamente all’Ente Parco che è in Via Valmarina 25 a Bergamo (parcocollibergamo.it)