A San Pellegrino l’Europa che ha riscoperto il liberty
Senza categoria Articolo letto da 1.833 utenti - Pubblicato il 11 Dicembre 2011San Pellegrino Terme – Studiosi da Francia, Germania, Norvegia, Finlandia ma anche dallo Sri Lanka, fino a San Pellegrino per studiare e farsi incantare dai colori e dalle architetture liberty di casinò e grand hotel, le due perle artistiche brembane. È successo nei giorni scorsi in occasione della visita alla cittadina termale di un gruppo di esperti d'arte. San Pellegrino, infatti, fa parte della rete internazionale di città liberty che in questi anni stanno celebrando il secolo di vita dell'«Art nouveau». Dopo aver partecipato a un convegno a Milano hanno risalito la valle brembana per ammirare di persona le bellezze del casinò, peraltro da poco restaurato e riportato agli antichi splendori. Durante la visita sono stati accompagnati dagli architetti Walter Milesi di Olmo al Brembo e Marco De Vecchi di Bergamo e dagli amministratori locali.
Nel quadro delle azioni del progetto «Art nouveau & ecology» (2010-2015), la «Rete art nouveau network» ha organizzato una serie di cinque laboratori storici con il sostegno del programma culturale della Commissione europea. Il terzo di questi laboratori si è svolto a Milano focalizzandosi sul tema della «Natura, creatività e produzione ai tempi del liberty». Alla rete europea del liberty, oltre a San Pellegrino, aderiscono, tra le altre città, anche Bruxelles, Ålesund (Norvegia), Aveiro (Portogallo), Barcellona (Spagna), Bad Nauheim (Germania), Helsinki (Finlandia), Lubiana (Slovenia), Nancy (Francia), Riga (Lettonia) e Terrassa (Spagna).
«La Regione Lombardia – spiegano i funzionari del Pirellone – ha promosso e sviluppato diversi interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio liberty presente sul proprio territorio, riconoscendone fino in fondo il valore e l'importanza. Tra i tanti interventi quello, significativo, che riguarda San Pellegrino, con il restauro del Casinò e del Grand hotel, che sono tra le principali testimonianze lombarde». Al convegno milanese hanno partecipato un centinaio di studiosi, 25 dei quali hanno poi proseguito per la visita guidata a San Pellegrino.
Nell'occasione è stato distribuito anche il nuovo volume illustrato sul casinò con le foto dopo i lavori di restauro (conclusi gli affreschi della scalinata centrale e del salone delle feste sono in corso i lavori per realizzare il nuovo teatro). Disponibile all'ufficio turistico, è stato scritto dallo storico Tarcisio Bottani di san giovanni bianco con il contributo del settore Cultura della Regione Lombardia. E sempre in queste settimane, a San Pellegrino, si sono conclusi anche alcuni interventi di restauro di angoli liberty su case private.
Silvia Salvi – L'Eco di Bergamo
2 Risposta a “A San Pellegrino l’Europa che ha riscoperto il liberty”
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Inserito il 12 Dicembre 2011 alle ore 20:19 GMT+0100
non vedo l’ora di comprarlo questo bel volume sul casinò..dopo il Sogno Brembano ci voleva proprio un altro libro
Inserito il 13 Dicembre 2011 alle ore 17:53 GMT+0100
Chissà se cotanta delegazione si sarà domandata come mai il casinò non è in realtà una casa da gioco ma una struttura, ne pubblica ne privata, senza ancora una destinazione d’uso concreta…