» A Dossena, recuperata la Santella chiamata “Trebulina del Coren”

Dossena – Siam tra le pene sol preghiam per voi – De per pietà qualche soccorso a noi. Questa scritta ricollocata sulla facciata della Santella di recente recuperata e dedicata alle anime del purgatorio accoglieva e invitava alla preghiera chi percorreva l'antica strada “ Mercatorum” che per secoli è stata la via di transito pedonale e commerciale che da Venezia portava in Svizzera, nel tratto di attraversamento di dossena, prima di arrivare alla fraz. Villa. Luoghi di sosta e di preghiera, punti di riferimento posti lungo le strade di collegamento fra i vari paesi queste Santelle hanno avuto sempre una grossa importanza storica , sociale e religiosa. Posta in una posizione geografica splendida per la sua vista sul paese e le montagne che fanno da cornice, di questo luogo era rimasto solo una traccia dei muri che identificavano la posizione esatta e le dimensioni originarie.

Raccontando alcuni fatti della vita da ragazzi, alcuni amici e parenti della zona alta del paese, con un fondo di tristezza parlavano della Trebulina del Coren e delle sue condizioni ridotte ad un cumulo di pietre. Da questi racconti di vita, nasce la volontà di recuperare questa Santella e riconsegnarla al patrimonio storico, religioso e culturale del paese. Partendo da una quasi nulla documentazione fotografica , per la sua ricostruzione ci si è affidati al ricordo preciso di chi passava e pregava, riportando le raffigurazioni dipinte sulla facciata e la scritta di dedica. Certamente obbiettivo non facile, visto che il luogo non è servito da strada carrale e il suo accesso avviene solamente per strada mulattiera, ma la volontà di realizzare il recupero spinge questo gruppo di amici ad iniziare i lavori. Iniziati in primavera 2012, i lavori dopo parecchie difficoltà vengono completati ad agosto delle stesso anno, e oggi la” Tribulina del Coren” risplende nuovamente sul paese. Massimo ringrazia tutti parenti e amici che hanno contribuito a rendere possibile questa splendida iniziativa.

Giuseppe astori